Passaggio dei comuni di Sappada e di Cinto Caomaggiore: incontro a Roma Franz e Toscani: “vogliamo accelerare l’iter legislativo di passaggio dal Veneto al Friuli Venezia Giulia” Giovedì 19 luglio, a Roma, il presidente del Consiglio del Friuli Vene

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matteo toscani 1Franz e Toscani: “vogliamo accelerare l’iter legislativo di passaggio dal Veneto al Friuli Venezia Giulia”

Giovedì 19 luglio, a Roma, il presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia, Maurizio Franz, e il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Matteo Toscani, incontreranno il presidente della I Commissione, Affari costituzionali del Senato, Carlo Vizzini, per affrontare la questione del distacco dei comuni di Cinto Caomaggiore e Sappada dal Veneto e la conseguente aggregazione al Friuli Venezia  Giulia. Della delegazione faranno parte anche i senatori Giuseppe Saro (Pdl) e Gianvittore Vaccari (Lega Nord), firmatari dei due progetti  di legge di iniziativa parlamentare relativi al passaggio dei due comuni e attualmente giacenti in I Commissione Senato. Prevista anche la presenza dei rappresentanti delle comunità interessate. “L’obiettivo – spiega il senatore bellunese Vaccari – è quello di dare un’accelerazione all’iter legislativo, in modo che la volontà popolare, supportata dai voti favorevoli di tutti gli enti interessati, venga rispettata anche dal Parlamento”.

maurizio franz 1“Mi auguro che l’incontro sia proficuo, dato il recente pronunciamento favorevole della Regione Veneto, lo scorso giugno”, afferma Maurizio Franz ricordando le tappe della vicenda. Infatti, risale al marzo 2006 il referendum con il quale la popolazione di Cinto Caomaggiore votava a favore del distacco e successiva aggregazione alla regione Friuli Venezia Giulia; due anni dopo, analogamente, il pronunciamento di Sappada. Per Cinto Caomaggiore, in particolare, gli allora ministri dell’Interno Amato e per gli Affari regionali Lanzillotta presentarono un disegno di legge costituzionale inviandolo ai Consigli delle due regioni, ricevendo una risposta solo dal Friuli Venezia Giulia che espresse parere favorevole. Per Sappada, invece, non vi è alcuna iniziativa legislativa del Governo nazionale. Nel novembre 2010, il Consiglio del Friuli Venezia Giulia ha approvato un voto alle Camere e al Governo – una sorta di mozione – per il passaggio di Sappada al Friuli, chiedendo di esaminare e approvare la volontà della popolazione sappadina. “E’ del 28 giugno scorso l’approvazione da parte del Consiglio del Veneto di una mozione per il passaggio di Sappada e una risoluzione per il passaggio di Cinto alla nostra regione” sottolinea Franz, avvertendo che “tali pronunciamenti non hanno alcun effetto giuridico, essendo semplicemente espressione di una volontà politica, ma sono anche il segno di  una coincidenza di vedute da parte delle realtà direttamente interessate”.

“Certo – insiste Franz – è necessario che i testi dei disegni di legge attualmente giacenti in I Commissione Senato siano inviati ai due Consigli regionali perché si pronuncino con un parere che è previsto dalla Costituzione”. “L’intesa con il Veneto in questi termini c’è, affinché sia rispettata la volontà delle popolazioni locali”, conclude Franz.

Dal canto suo, il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Matteo Toscani ribadisce come “il mio voto a favore del distacco di Sappada dal Veneto non era una provocazione fine a se stessa, ma una decisione convinta. Coerentemente, ritengo opportuno agire affinché ai pareri espressi da tutti gli enti interessati segua il provvedimento legislativo che sancisca il passaggio di Sappada al Friuli Venezia Giulia. E’ con questo spirito che andrò a Roma per incontrare, insieme a Franz, il presidente della I Commissione, Vizzini”. Toscani aggiunge l’auspicio che “in questa circostanza possa nascere una collaborazione sinergica per la valorizzazione turistica di quel meraviglioso territorio che vede Sappada come fulcro e che si estende sino in Comelico e in Carnia”. Per Toscani “il coronamento dell’eventuale e a questo punto auspicabile provvedimento legislativo potrebbe essere proprio un progetto interregionale che coinvolga anche la Carinzia, unendo i territori e non creando nuove fratture”.

Se per Sappada e Cinto Caomaggiore tutto pare mettersi per il meglio, il silenzio regna invece per le richieste formulate da altri comuni circa il loro passaggio dal Veneto alle provincie di Trento e di Bolzano: per Lamon, Sovramonte, Pedemonte, gli otto comuni dell’altopiano di Asiago e Cortina d’Ampezzo tutto tace, nonostante il plebiscitario pronunciamento della popolazione locale al passaggio di regione. Queste realtà sono figlie di un Dio minore?