East Gate 2.0, evento per supportare l’export delle Pmi del Friuli Venezia Giulia in Polonia e Turchia

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unicredit Claudio Aldo Rigo 1A Pordenone seminario promosso da UniCredit del FVG per operare in due mercati da 113 milioni di consumatori

Si è svolto presso Pordenone Fiere “East Gate 2.0”, l’iniziativa promossa dal Consiglio di territorio UniCredit del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Bank Pekao e Yapi Kredi, le banche del Gruppo UniCredit che operano in Polonia e Turchia, il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e in collaborazione con ICE. East Gate 2.0 ha l’obiettivo di supportare le piccole e medie imprese che desiderano implementare o potenziare il proprio flusso di esportazione verso i mercati dell’Europa Centro Orientale.

Oltre 110 imprenditori del territorio hanno avuto la possibilità di partecipare a una sessione di approfondimento relativa ai trend economici e alle possibilità di business nei due Paesi tenuta da un team di esperti UniCredit. Gli imprenditori appartenenti ai settori Legno-Arredo e Meccanica hanno partecipato a due tavoli di approfondimento sulle specifiche dinamiche competitive dei due settori e sulle strategie di ingresso nei mercati turco e polacco, nonché sulle relative tematiche fiscali, doganali e legali.

Claudio Aldo Rigo, responsabile di Territorio NordEst di UniCredit, “il Friuli Venezia Giulia, che ha tradizionalmente una forte vocazione all’export, ha la possibilità di incrementare il suo fatturato estero agganciando la crescita dei consumi e degli investimenti che caratterizza importanti mercati di Paesi come la Polonia e la Turchia, UniCredit si impegna ad accompagnare ulteriori 3.400 aziende sui mercati internazionali fornendo mezzi finanziari, servizi e consulenza nel necessario processo di irrobustimento della presenza delle imprese italiane all’estero”.

La Polonia e la Turchia sono due paesi vicini all’Italia che, mentre le economie mature dell’Europa occidentale rallentavano o entravano in recessione, hanno continuato e continuano a crescere (Polonia PIL + 4,3% nel 2011 con previsione del +3,0% nel 2012; Turchia PIL +8,5% nel 2011 con previsione del +3,2% nel 2012).

Recenti stime FMI (Fondo Monetario Internazionale – aprile 2012) collocano la Polonia al 3° posto tra i Paesi con più alta crescita media prevista da qui al 2017, con un tasso medio annuo del +3,8% dietro solo il Cile e la Corea del Sud). La Polonia si posiziona al 7° posto, con una crescita media annua stimata al 3,5%. Questa positiva dinamica alimenta investimenti dall’estero e flussi importanti e crescenti di importazioni, sia in Polonia che in Turchia, che rappresentano una grande opportunità per l’export delle imprese italiane e del Friuli Venezia Giulia. La crescita delle esportazioni italiane nel 2011, anno su anno, è stata del 3,7% verso la Polonia (contro una crescita del totale delle esportazioni verso quel Paese pari al 14,1%) e di ben il 32,6% verso la Turchia (in misura anche superiore alla crescita globale che è stata del 29,8%). L’Italia è posizionata (dati 2011) al 4° posto per quote di export sia verso la Polonia (con una quota del 5,3%), sia verso la Turchia (con una quota pari al 5,6%). Le imprese del Friuli Venezia Giulia contribuiscono all’export totale dell’Italia con una quota pari al 3,3%. Nel caso specifico dell’export verso la Polonia il contributo del FVG è stato nel 2011 anche superiore (pari al 3,5%), mentre il contributo regionale alle esportazioni italiane verso la Turchia è risultato nel 2011 più basso (2,0%), ma nel 2010 grazie ad una importante commessa di una importante azienda friulana era stato ben superiore (4,5%).

I dati testimoniano le grandi potenzialità di questi due mercati per le imprese italiane ed anche per quelle del Friuli Venezia Giulia, nonché la competitività delle nostre esportazioni, ancorché in un contesto di accesa concorrenzialità (in particolare con le aziende tedesche).