Le province di Trento e di Bolzano contro il Governo Monti e l’applicazione obbligatoria dell’ISEE

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PAB PAT Richard Theiner Ugo Rossi 1Theiner: “l’applicazione del sistema nazionale penalizzerebbe i residenti”. Rossi: “il nostro sistema è maggiormente rispettoso dei cittadini”

Per rilevare il reddito e il patrimonio di chi vuole accedere a contributi o prestazioni pubbliche, Il Governo Monti pianifica di imporre a tutte le amministrazioni locali, dal 2013, lo strumento di valutazione statale ISEE, che andrebbe a sostituire anche la DURP altoatesina e l’ICEF trentina. “”Con conseguenze fatali per i cittadini”, ha sottolineato a Bolzano in conferenza stampa l’assessore alle politiche sociali Richard Theiner assieme al suo collega trentino, Ugo Rossi. La Provincia, come le altre regioni, “non potrebbe più regolare autonomamente la distribuzione delle risorse, secondo le reali esigenze”. Theiner e il collega trentino Rossi hanno informato l’opinione pubblica e anticipato i prossimi interventi congiunti a Roma.

Secondo Theiner e Rossi, DURP e ICEF sono uno strumento unificato che rileva reddito e patrimonio per regolare l’accesso a contributi o prestazioni pubbliche e quindi concedere i benefici nel modo più mirato ed equo possibile. Nella conferenza stampa a Bolzano gli assessori Theiner e Rossi, hanno spiegato perché il sistema delle prestazioni sociali e dei contributi alle famiglie viene ora messo in pericolo: il governo Monti sta pianificando di imporre alle amministrazioni locali, a partire dal 2013, l’ISEE analogo strumento di valutazione statale.

“La valutazione del reddito e del patrimonio – ha spiegato Theiner – è adattata alle esigenze dell’Alto Adige, tenendo conto delle caratteristiche locali e delle esigenze dei cittadini. Possiamo gestire il sistema in modo flessibile e reagire velocemente ad eventuali necessità, non siamo legati allo Stato sia rispetto ai criteri sia rispetto alle procedure organizzative ed informatiche”. Il sistema DURP funziona da 10 mesi ma è ormai consolidato e accettato dai cittadini, a fine giugno sono state quasi 143.000 le dichiarazioni rilasciate. Sullo stesso binario Rossi: “il nostro è un sistema, molto più evoluto proprio perché siamo partiti prima, nel 2003 attraverso l’ICEF, uno strumento flessibile che abbiamo modificato nel tempo a seconda delle diverse esigenze”.

Con la riforma centralizzante dello Stato il calcolo di reddito e patrimonio cambierebbe radicalmente per altoatesini e trentini: ad esempio, nel sistema DURP la prima casa è esente, ma non nel sistema statale ISEE. Anche i risparmi vengono valutati in modo molto severo dall’ISEE: franchigia solo fino a 5.000 euro, mentre in Alto Adige – per le prestazioni come gli assegni familiari – c’è esenzione fino a 100.000 euro. “Sicuramente – ha aggiunto Theiner – si possono cambiare le regole di accesso alle prestazioni e aumentare i beneficiari delle prestazioni sociali, ma anche cambiare i criteri di accesso diventerà più difficile perché lo Stato vuole risparmiare”. Molto grave – è stato fatto notare nella conferenza stampa – è anche il fatto che l’ISEE nasce come strumento unico nazionale e in quanto tale i suoi criteri di accesso tengono conto della situazione nazionale, dove i redditi sono più bassi e le risorse per erogare prestazioni sono poche. Nelle provincie di Trento e di Bolzano il costo di vita è molto più alto che nelle altre regioni, ma il sistema ISEE qui non farà differenze. Ci sarà una forte selezione tra i cittadini per poter accedere alle prestazioni sociali, paventano Rossi e Theiner.

L’obiettivo delle province di Bolzano e Trento è quello di salvare i sistemi locali di valutazione. Rossi ha sottolineato che “le modifiche del Governo sono parziali anche rispetto al sistema trentino, molto più evoluto proprio perché siamo partiti nel 2003 con l’ICEF, strumento flessibile che abbiamo modificato nel tempo sulle diverse esigenze”. Rossi ha anticipato i prossimi passi: “abbiamo già scritto una lettera alla sottosegretaria Maria Cecilia Guerra e adesso i due presidenti delle Province si rivolgeranno direttamente al ministro Elsa Fornero”. “Qualora il provvedimento venisse approvato senza la clausola di salvaguardia, ci riserviamo di procedere con l’impugnativa alla Corte Costituzionale”, hanno concluso Rossi e Theiner.