Sistri, il “decreto sviluppo” rimanda l’entrata in funzione alla fine del 2013

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Giuseppe Sbalchiero confartigianato veneto 1Sbalchiero: “bene la proroga Sistri e attenzione al comparto Edile. Ma il Governo è come la Nazionale: gioca bene ma, manca di coraggio!”

Iniziano i primi commenti al contenuto del “decreto sviluppo” varato dopo un lungo tira e molla tra i vari ministri del Governo Monti. Anche se sotto la patina dorata superficiale c’è poco o nulla, ad iniziare dalle risorse economiche effettivamente disponibili, qualche provvedimento ve nella direzione auspicata dalle categorie produttive. Per Giuseppe Sbalchiero, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, “con il varo del ‘decreto sviluppo’, il Governo ha introdotto delle novità importanti, per certi settori come quello edile forse vitali ma, come la Nazionale agli Europei, ha mancato di coraggio”. Per gli artigiani veneti “prorogare a fine 2013, per l’ottava volta in tre anni, il Sistri (il sistema di tracciabilità informatica dei rifiuti pericoloso costato già milioni di euro alle imprese e mai partito), ad esempio, – prosegue Sbalchiero -, è stata una non scelta. Noi artigiani avremmo preferito una sospensione che preludesse ad una rivisitazione più profonda di un sistema che non va proprio”.

L’attenzione posta al comparto edile, vero malato terminale è giudicata “interessante per la previsione di aumentare dal 36 al 50% della detrazione Irpef ed il raddoppio dell’importo, per chi ristruttura fino al 30 giugno 2013; l’eliminazione dell’IMU per 3 anni sugli stabili delle ditte edili destinati alla vendita; finanziamenti agevolati alle aziende che investono in progetti di ‘green economy’ in particolare per le tecnologie nel solare, biomasse, biogas e geotermia, incremento dell’efficienza energetica. Tutto questo potrà dare ossigeno alle nostre imprese sia di costruzioni che di installazione di impianti che sono oltre 57.000 solo in Veneto”.

Sbalchiero vede il bicchiere mezzo pieno: “se a questo aggiungiamo gli sgravi ad aziende che assumono giovani e l’impegno del Ministro allo sviluppo economico Corrado Passera di un forte sostegno agli investimenti nei decreti di incentivo all’energia rinnovabile elettrica, alle rinnovabili termiche e all’efficienza energetica, abbiamo un quadro decisamente positivo”.

Si vedrà nelle prossime settimane cosa succederà in Parlamento durante il percorso di ratifica, ma i presagi non sembrano improntati al meglio, anche perché il roboante proclama del ministro Passera (“abbiamo attivato investimenti per 80 miliardi di euro”) ad una disamina più approfondita pare già sgonfiato ad un molto più modesto miliardo di euro, per di più spendibile suddiviso in più anni, tanto che il segretario del PDL Angelino Alfano parla già di “necessità di una consistente manovra correttiva”.