Ormai in Europa non li chiamano più anziani ma “generazione inedita”, perché sono portatori di bisogni nuovi, che esigono risposte diverse e adeguate. Ma anche perché, se sostenuti da politiche che investano di più sull’assistenza, la salute e la prevenzione, gli anziani possono rappresentare non un peso ma una risorsa indispensabile per il futuro della società. E dei giovani in particolare ai quali, sbagliando, vengono contrapposti.
A sottolineare questo profondo cambiamento di prospettiva è stato il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti, di fronte a centinaia di ultra-settanta/ottantenni, protagonisti delle “Olimpiadi dell’Anziano” in svolgimento al Parco La Cascatella di Castello Tesino. Sono poi intervenuti per l’amministrazione comunale di Castello Tesino Lucio Muraro (che, visto l’entusiasmo dei partecipanti, ha suggerito di ribattezzare il prossimo anno le Olimpiadi dell’Anziano “giochi delle gioventù”), il responsabile del Comitato organizzatore, Rocco Guarini, e il presidente dell’Upipa, Antonio Giacomelli.
Sempre organizzate nella cornice naturale del Parco La Cascatella, le prime Olimpiadi dell’Anziano furono volute nel 1997 dall’allora presidente della Casa di riposo Suor Agnese di Castello Tesino, Enzo Pelloso, scomparso l’anno successivo. La manifestazione è poi cresciuta fino a coinvolgere oggi più di 500 “atleti”. Il più anziano di questa sedicesima edizione ha 104 anni. La possibilità di portare avanti quest’esperienza si deve al cospicuo lascito di due compianti benefattori: Silvana Castaldi e Ugo Pasqualini.
Le gare in programma, che si sviluppano nell’arco di 5 giornate, comprendono i 30 metri di “non corsa” (camminata veloce) a cronometro, il lancio dei cerchi, il canestro, il tiro ai barattoli e la pesca, Non mancano ovviamente i premi per i vincitori. Le competizioni coinvolgono anche gli accompagnatori e i volontari al seguito degli anziani, molti dei quali in carrozzella. Le Apsp in gara quest’anno sono 36, provenienti anche dall’Alto Adige (Egna) dal Veneto e dalla Toscana (Arezzo e Figline Valdarno) . A margine dell’evento si riuniscono i presidenti delle associazioni provinciali e regionali delle case di riposo che l’anno scorso hanno redatto il Manifesto dell’invecchiamento attivo.
