Zaia: “accordo importante per lo sviluppo dell’economia veneta”. Finozzi: “il Veneto fa da ponte tra la Russia e l’Europa”
L’industria nazionale russa, un gigante produttivo e di conoscenze in settori all’avanguardia, si apre all’economia europea e nel vecchio continente cerca collaborazioni per lo sviluppo e lo scambio di tecnologie industriali, di ricerche e di rapporti imprenditoriali, collaborazioni comprese. Lo fa da Venezia, naturale e storico crocevia di economie, dove apre uno specifico “Centro Russo Europeo”, per la cui realizzazione è stato sottoscritto un protocollo di collaborazione firmato da Alexey Aleshin presidente del Consiglio di coordinamento per la collaborazione tra la Rosteknologii e la Camera di commercio e industria della Federazione Russa e dal presidente di Veneto Promozione Franco Masello, presente tra gli altri l’assessore alla internazionalizzazione dell’economia del Veneto, Marino Finozzi.
Il Centro sarà il punto d’incontro tra domanda e offerta di collaborazione, sviluppo, tecnologia e produttività della Russia e dell’Europa. La Regione del Veneto – ha ricordato Finozzi – “metterà a disposizione gli spazi per lo svolgimento dell’attività e la propria sede a Bruxelles per le relazioni con l’Unione Europea, oltre allo stesso Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, per iniziative di rappresentanza”.
I contenuti delle potenziali collaborazioni e i settori economici coinvolti in questa operazione sono stati illustrati nel corso di un incontro dedicato alla “modernizzazione dell’Industria Nazionale Russa con la partecipazione di partner Europei”, svoltosi al Centro Culturale Don Orione Artigianelli, organizzato dalla società Alfa Centauri (società di consulenza internazionale che da anni opera per lo sviluppo di rapporti economici fra Italia, Russia, Austria, Germania e alcuni Paesi dell’area balcanica), presenti i massimi esponenti di Rosteknologii, i rappresentanti del Comitato industria della Duma di Stato della Federazione Russa, una rappresentanza di Confindustria e di aziende venete, italiane, tedesche e austriache. C’erano ovviamente gli esponenti delle più importanti holding russe, venute a sondare terreno e disponibilità: Rosteknologii (che assiste aziende russe produttrici e sviluppatrici di prodotti industriali ad alto contenuto tecnologico), Sirius (che riunisce 27 aziende high-tech), Biotechprom (la principale holding nel campo farmaceutico, delle biotecnologie industriali e delle attrezzature mediche), Kompas (leader nello sviluppo, produzione e assistenza post-vendita di ricevitori-indicatori di bordo e sistemi di antenna per il posizionamento ad alta precisione, per la navigazione basata sia su segnali satellitari che terrestri), Speztehnologia (holding istituita per ottimizzare gli strumenti finanziari e la gestione delle materie prime a sostegno della siderurgia), Russian Electronics (holding che concentra 80 imprese del settore elettronico), Russian Telecom Equipment Company (specializzata nella produzione e nello sviluppo delle attrezzature per le tecnologie informatiche e le telecomunicazioni). Questi ultimi visiteranno anche alcune delle più significative industrie del Veneto.
Il sistema russo che si apre all’Europa è un colosso di 600 imprese con 2.500 unità operative, spina dorsale dell’economia della Federazione, che ha voglia di fare, innovarsi, cercare nuovi sbocchi e collaborazioni e che guarda al vecchio continente anche a fronte dello sviluppo economico cinese. “Il Veneto e Venezia sono dal canto loro un naturale crocevia di relazioni, una realtà – lo ha ricordato Masello – che ha relazioni secolari con la Russia, è forte di un sistema produttivo che dispone di alta imprenditorialità, qualità e prodotti, legato alla realtà produttiva russa dalla volontà di fare, dall’orgoglio di essere e anche dalla voglia di imparare”.
La delegazione russa è stata poi ricevuta dal presidente del Veneto Luca Zaia ha incontrato a Palazzo Balbi i deputati Sergey Sobko e Pavel Dorokhin, rispettivamente presidente e vicepresidente del Comitato Industria della Duma di Stato della Federazione Russa, accompagnati dal presidente di Veneto Promozione, Franco Masello, e da Maurilio Motta della società di consulenza Alfa Centauri, con i quali si è intrattenuto sulle prospettive di collaborazione economica tra i rispettivi sistemi produttivi.
Gli ospiti hanno portato a Zaia il saluto della Duma russa, sottolineando l’ottimo livello della missione di questi giorni, premessa per far crescere in maniera fattiva e positiva la reciproca collaborazione ed evidenziando come il Centro previsto dal memorandum da Venezia guarda a tutta l’Europa.
Zaia dal canto suo ha ricordato i punti di forza dell’economia veneta, la seconda d’Italia, contraddistinta da una rete di piccole e medie imprese, capaci di grande flessibilità e di grande velocità di risposta in un mondo che si muove con sempre maggiore rapidità e soprattutto aperta da sempre, anche culturalmente, alla internazionalizzazione.