Ciclopista del Garda, un progetto prossimo alla concretizzazione

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aldo brancher 1Brancher: “un sogno prossimo a realizzarsi”. Passionelli: “la Comunità del Garda può coordinare la realizzazione di un importante infrastruttura per il turismo”. De Beni: “intanto è una realtà la ciclopista Baldo-garda”
La pista ciclabile circumlacuale attorno al Garda potrebbe diventare a breve una realtà concreta grazie alla volontà dei comuni rivieraschi, alle risorse del Fondo Odi e all’investimento della provincia di Trento.

Da anni si discute di realizzare un percorso attorno al lago più grande d’Italia riservato esclusivamente alle biciclette (e ai pedoni) in modo da permettere alle “due ruote” di spostarsi agevolmente lungo il lago in totale sicurezza, senza dover viaggiare lungo strade spesso strette e con gallerie scarsamente illuminate. Aldo Brancher, deputato e presidente del Fondo Odi è uno tra i principali fautori: “ci penso da decenni e ora il progetto si avvia a diventare realtà.Aldo

Il Fondo Odi ha finanziato i progetti dei comuni di Malcesine (17,3 milioni di euro) e di Limone (7,6 milioni di euro) per costruire la pista sul territorio di loro competenza, mentre il governatore del Trentino Lorenzo Dellai mi ha assicurato che la Provincia è pronta a fare la sua parte per collegare le sponde bresciana e veronese del lago con la rete trentina già esistente”. Dellai conferma: “il progetto della ciclopista del Garda ci interessa moltissimo e c’è il nostro impegno ad inserirlo nel nostro piano delle piste ciclabili”. Il tratto più impegnativo è quello tra riva del Garda e Limone, quasi interamente realizzato a sbalzo sul lago ancorato sulla parete di roccia a picco sul Garda: un percorso di circa 5 chilometri di lunghezza dal costo di 20,6 milioni di euro. Meno problematico dal punto di vista tecnico il tratto tra Torbole e Tempesta e da qui a Malcesine.

pista ciclabile garda veronese meridionale 1Giudizio positivo al progetto anche da parte del presidente della Comunità del Garda, Giorgio Passionelli: “la Comunità può ambire al ruolo di coordinamento delle iniziative poste in essere dai vari comuni, in modo da realizzare un progetto che abbia un respiro unitario, raccordandolo con i tratti già esistenti, specie sulla sponda del basso veronese”. Per Passionelli “la realizzazione dei tratti mancanti della pista potrebbe essere collegata al progetto di rifacimento del collettore lacuale delle acque nere, finanziato in gran parte da fondi europei, realizzando sopra il nuovo collettore la pista ciclopedonale, abbattendo di conseguenza in modo sensibile i costi. Riuscire a completare l’intero percorso costituirebbe un notevole volano turistico, specie per la clientela del nord Europa abituata a muoversi in bicicletta”.

Intanto, la provincia di Verona sta riqualificando ben 114 chilometri di piste ciclabili già esistenti, realizzando una nuova segnaletica e la messa in sicurezza di alcuni tratti per realizzare il circuito ciclabile ad anello del Baldo-Garda. Un progetto curato dall’assessore provinciale alla manutenzione e progettazione viabilistica Carla De Beni, che ha un costo complessivo di circa 70.000 euro che tocca 17 Comuni veronesi per un totale di 114 chilometri di piste ciclabili già esistenti, che verranno messe in rete e che sarà possibile percorrere senza interruzioni una volta completato il lavoro di segnaletica. Il circuito ad anello collega 14 comuni (Caprino Veronese, Rivoli Veronese, Pastrengo, Bussolengo, Sona, Sommacampagna, Villafranca di Verona, Povegliano Veronese, Valeggio Sul Mincio, Peschiera del Garda, Lazise, Bardolino, Garda e Costermano). A questi si sommano, le piste ciclabili già esistenti in altri 3 Comuni interni all’anello ciclabile (Affi, Cavaion e Castelnuovo del Garda).

La sistemazione, che ha un costo di 800 euro al chilometro, include anche i tratti delle due grandi piste ciclabili europee che toccano la provincia: quella dell’Adige, nel tratto compreso tra Rivoli e Bussolengo; quella del Sole, da Peschiera a Valeggio sul Mincio, per un totale di 28 km.

“Con questo intervento dotiamo un territorio importante come quello del Baldo Garda di una attrattiva in più” dice De beni, secondo cui “le piste ciclabili ci sono già, noi le mettiamo in rete per permettere a residenti, turisti e appassionati di percorrere senza interruzioni un circuito di importanza strategica non solo dal punto di vista dell’indotto turistico, ma anche come occasione ludico-sportiva per i cittadini di tutta la provincia veronese”.