“Attiviamoci per una pausa sana”: progetto trasfrontaliero che ha coinvolto alcune scuole altoatesine

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Foto di gruppo con lassessore Theiner in occasione della manifestazione conclusiva del progetto Attiviamoci per una pausa sana 1
Foto di gruppo con lassessore Theiner in occasione della manifestazione conclusiva del progetto  Attiviamoci per una pausa sana  1Chiusa l’esperienza presso l’Eurac di Bolzano dagli assessori alla sanità e politiche sociali, Richard Theiner (Alto Adige) ed il suo omologo tirolese, Bernhard Tilg.

Si è conclusa presso la sede dell’Eurac a Bolzano la quarta edizione della manifestazione transfrontaliera “Attiviamoci per una pausa sana” che ha visto la partecipazione di alcune scuole superiori dell’Alto Adige e del Tirolo del Nord. Per sottolineare l’aspetto trasfrontaliero del progetto erano presenti alla cerimonia conclusiva sia l’assessore altoatesino alla sanità, famiglia e politiche sociali, Richard Theiner, che il suo omologo del Tirolo, Bernhard Tilg. Nel corso del suo saluto l’assessore Theiner ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa che si muove nel campo della prevenzione promuovendo sia una sana alimentazione che una maggiore attività fisica per gli studenti.

È ormai assodato che la qualità dell’alimentazione in età scolare incide in misura determinante sulle competenze alimentari dell’adulto. Fin dagli anni dell’infanzia, infatti, ciò che si mangia o si bene sviluppa e consolida le preferenze organolettiche e le abitudini alimentari dell’età adulta. La voglia di concedersi una merenda sana anche nella vita lavorativa dipende anche dalle esperienze e dalle abitudini maturate negli anni della scuola.

“Secondo quanto afferma l’Organizzazione mondiale della sanità” ha affermato Theiner “solo il 10% della nostra salute dipende dalle strutture sanitarie come gli ospedali e gli ambulatori, mentre oltre il 50% dipende dallo stile di vita, da ciò che si mangia, da quanto movimento fisico si fa nel corso della giornata”.

Il progetto “Attiviamoci per una pausa sana” si muove proprio in questo ambito e per questa ragione siamo particolarmente lieti di sostenere questa iniziativa transfrontaliera che coinvolge istituti superiori dell’Alto Adige e del Tirolo. Analoghi concetti sono stati sottolineati dal suo collega tirolese, Bernhard Tilg, dal direttore e dal presidente della Fondazione “Vital”, rispettivamente Franz Plörer e Florian Zerzer, il quale ha anche auspicato l’allargamento del progetto anche alle scuole superiori del Trentino per completare il panorama dell’Euregio tirolese.

Il progetto è stato ideato dalla Fondazione Vital come iniziativa pilota in una scuola di Merano, e quest’anno è stato esteso ad altri istituti altoatesini con la collaborazione dei servizi della Provincia di Bolzano. Quest’anno hanno aderito al progetto tre scuole superiori dell’Alto Adige: l’Istituto tecnico per il turismo e le biotecnologie “Marie Curie“ di Merano, il Centro di formazione professionale di Brunico e il Liceo delle scienze umane con indirizzo economico-sociale di Bolzano, oltre alla scuola media di Innsbruck “Mittelschule Innsbruck-Hötting” per un totale di 3.000 allievi. Agli interventi delle autorità sono seguite le esposizioni da parte delle singole scuole dei progetti realizzati nel corso dell’anno scolastico. Il progetto è stato coordinato a livello provinciale da Michela Morandini ed Alex Nösslinger.

Caratteristica importante del progetto è che sono gli stessi alunni, insieme ai docenti, ai presidi e ad altri operatori della scuola, a sviluppare e realizzare delle proposte concrete per rendere più sana la pausa scolastica. Oltre all’aspetto prettamente alimentare della “merenda” e delle bevande consumate, il progetto prevede iniziative anche per migliorare il senso di benessere all’interno della scuola e per promuovere un contesto favorevole all’apprendimento, per esempio incoraggiando l’attività fisica, rendendo più accogliente l’ambiente in cui si svolge l’intervallo, migliorando la comunicazione interpersonale e intessendo rapporti umani improntati al rispetto ed alla collegialità.