La produzione di energia a servizio del quartiere fieristico di Udine
La realizzazione della nuova centrale idroelettrica del Cormor, nel quartiere fieristico udinese, rappresenta un ulteriore tassello nel mosaico delle capacità e delle potenzialità insite nel Friuli Venezia Giulia che consentono di saper fare sinergia e di reagire, tipiche della nostra gente, che inducono la comunità regionale a poter guardare con ottimismo all’uscita da una difficile situazione. Questo il messaggio, nel contempo di speranza e di fiducia, che il presidente della Regione Renzo Tondo ha voluto trasmettere in occasione dell’inaugurazione della nuova centrale idroelettrica realizzata accanto al sito ove, nel 1884, lungimiranti imprenditori realizzarono il primo impianto che assicurava energia al Cotonificio Udinese.
Un esempio efficace, già due secoli fa, come ha detto in apertura degli interventi inaugurali il sindaco di Martignacco, Marco Zanor, di un’opera fondamentale in quello che si poteva definire sito antesignano delle cosiddette “smart city”: un’industria tessile nel cui ambito venivano insediate tutte le strutture e le attività necessarie a chi vi operava: dalla chiesa alla scuola, ai servizi essenziali.
Nel suo intervento, il presidente Tondo si è congratulato con i vertici di Udine e Gorizia Fiere, ed in particolare con l’ex presidente Sergio Zanirato, per avere avviato la progettazione della centrale, e con Luisa De Marco, l’attuale presidente, per avere portato a compimento un’opera che, ripagandosi nel volgere di pochi anni, consentirà al Consorzio Ledra Tagliamento (che l’ha realizzata assieme a Udine e Gorizia Fiere) di ricavare utili nel prossimo futuro. Secondo il presidente, l’esperienza imprenditoriale e ingegneristica della centrale del Cotonificio, avviata a fine 800, insegna come debbano essere sfruttate tutte le occasioni di ricchezza che offre il territorio. Tondo si è quindi richiamato alle scelte operate dalla Regione per superare l’attuale situazione economica. Tra queste, la realizzazione delle grandi opere, per concorrere a rimettere in moto anche l’economia locale e per creare condizioni ottimali di sviluppo per il sistema industriale, e la riforma della pubblica amministrazione, volta tra l’altro a consentire agli Enti territoriali locali di spendere al meglio le risorse a disposizione. Un “buon governo” della Regione sostenuto anche negoziando, ove necessario, con lo Stato, com’è accaduto per la realizzazione della terza corsia autostradale della A4, o mantenendo in capo alla Regione le competenze in materia di salute.
E proprio sulla base dei significativi risultati sin qui ottenuti che per Tondo si fondano le richieste avanzate al Governo centrale per ottenere agevolazioni derivanti dalla fiscalità: si fondano sulla consapevolezza che, nel Friuli Venezia Giulia, giorno per giorno, viene confermata la capacità di governare un'”autonomia responsabile”.
La cerimonia inaugurale era stata aperta dalla presidente di Udine e Gorizia Fiere, Luisa De Marco, ed era proseguita con gli interventi del presidente del Consorzio Ledra Tagliamento, Dante
Dentesano, dei sindaci di Martignacco e di Udine, Furio Honsell (il capoluogo friulano è socio di Udine e Gorizia Fiere), nonché di Adino Ceccarelli, per la Camera di commercio di Udine, mentre il presidente della provincia di Udine Pietro Fontanini, aveva anticipato la realizzazione di un orto botanico all’interno del compendio fieristico, ulteriore contributo alla vasta area verde della zona, alle porte della città.
Le caratteristiche della nuova centrale sono state illustrate da Massimo Canali, direttore del Consorzio di bonifica: una portata d’acqua di 6,5 metri cubi al secondo per produrre 370 kw/h, ovvero 2 milioni di chilowatt/anno, pari al fabbisogno di 8.000 famiglie, consentendo un risparmio di 800 tonnellate di produzione di anidride carbonica l’anno.