Delegazione altoatesina nel Cantone svizzero dei Grigioni per valutare gli effetti della lingua ladina riformata

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Florian Mussner con il collega del Cantone dei Grigioni Martin Jäger 1
Florian Mussner con il collega del Cantone dei Grigioni Martin Jäger 1Mussner: “possibile introdurre questa riforma anche in Alto Adige, purché si tratti di un percorso naturale non imposto dall’alto”

Da oltre 25 anni, per la precisione dal 1986, nel Cantone dei Grigioni in Svizzera è stata introdotta una lingua ladina “standard”, il romancio, utilizzata in tutte le comunicazioni ufficiali dell’amministrazione pubblica accanto al tedesco e all’italiano. Una scelta, quella di unificare i diversi idiomi parlati nelle varie zone del Cantone svizzero, che affianca aspetti positivi e negativi, tanto che da più parti si chiede di fare una marcia indietro. Per toccare con mano la situazione, confrontarsi sulle diverse esperienze e prendere spunti per il futuro, l’assessore altoatesino alla scuola e cultura ladina Florian Mussner si è recato nel Cantone dei Grigioni accompagnato da una delegazione composta dall’intendente scolastico Roland Verra e dai vertici della Ripartizione provinciale cultura ladina e dell’Istituto di cultura ladina Micura de Rü.

“La creazione di una lingua standard è un passaggio talmente complesso e delicato – commenta Mussner – che non deve essere assolutamente imposto dall’alto. Ci vuole il consenso della popolazione, chiamata a seguire e accompagnare un percorso che deve essere il più naturale possibile. Per far avvicinare idiomi simili, ma diversi, occorre un’evoluzione graduale, che necessità di tempi molto lunghi”. In Alto Adige ancora non è chiaro se ci sia la volontà o meno di seguire la strada intrapresa dal Cantone dei Grigioni, in ogni caso un primo concreto passo in avanti, seppur piccolo, ci sarà a breve. “Vogliamo istituire un gruppo di lavoro – annuncia Mussner – che si occupi di tradurre in maniera unitaria nuove parole e neologismi. Lavoreremo a livello di Regione per coinvolgere il più possibile anche le vallate ladine situate in provincia di Trento”.

Durante la visita la delegazione altoatesina ha incontrato il membro del governo del Cantone dei Grigioni, Martin Jäger, i vertici di “Lia Rumantscha”, associazione culturale che da sempre promuove la lingua standard, e Arno Lamprecht, sindaco di Val Monastero, comune dei Grigioni che con un referendum ha chiesto l’abbandono della lingua unificata e il ritorno agli idiomi tradizionali.