Il presidente Passionelli chiede attenzione per la navigazione lacuale e la tutela delle acque del lago tramite un rinnovamento degli impianti di depurazione. Obiettivo una promozione unitaria del turismo gardesano
Un’azione immediata a salvaguardia della navigazione pubblica lacuale con il diretto coinvolgimento di tutti i parlamentari del Garda e l’impegno a partecipare agli inviti periodici promossi e organizzati dalla Comunità del Garda, con cadenza semestrale, sulle principali problematiche lacustri. Questo l’esito dell’incontro tra i parlamentari eletti nei collegi e nelle circoscrizioni dell’area gardesana promosso e coordinato dal presidente della Comunità del Garda Giorgio Passionelli svoltosi a Gardone Riviera, cui hanno partecipato i senatori Guido Galperti (PD, Brescia) e Sergio Divina (Lega Nord, Trento) e i deputati Giampaolo Fogliardi (PD, Verona) e Alessandro Montagnoli (Lega Nord, Verona).
Le proposte della Comunità illustrate dal presidente Passionelli non hanno solo riguardato il problema attuale e contingente dei tagli dei trasferimenti statali alla gestione governativa dei laghi, ma, in particolare, due aspetti strategici e decisivi per lo sviluppo dell’intera area, come la promozione del territorio e la depurazione delle acque reflue.
Per Passionelli “è indispensabile per il nostro territorio fare squadra con tutta la rappresentanza parlamentare, perché il Governo ha preso dei provvedimenti che sono in palese contrasto con le necessità. Mi riferisco in particolare al tema della navigazione sul Garda, dove la gestione governativa del servizio ha tagliato drasticamente il servizio dimezzando i contributi e aumentato parallelamente del 30% il costo del biglietto. Una decisione che rischia di essere un boomerang per il turismo, visto che il Garda è frequentato in gran parte da turisti dell’Europa centrosettentrionale, dove c’è una diffusa abitudine all’impiego dei mezzi pubblici, specie durante le vacanze”. Alla delegazione parlamentare Passionelli ha chiesto “d’intervenire perché la navigazione sul Garda passi al più presto ad una gestione locale, magari tramite una società di trasporto pubblico locale o, anche alla creazione di una nuova specifica società mista pubblico-privata per arrivare a quella efficienza ed economicità del servizio che oggi non c’è, con l’obiettivo di arrivare rapidamente ad una gestione integrata del trasporto gomma-ferro-aria-acqua, anche in considerazione della vicinanza dello scalo aeroportuale di Verona in funzione di volano turistico per le provenienze più lontane”.
Altro tema sollevato dal presidente Passionelli alla delegazione parlamentare è stato quello della depurazione delle acque reflue dei comuni che si affacciano sul lago: “oggi il servizio è assicurato da due consorzi, uno per la sponda lombarda e uno per quella veneta, nati 40 anni fa e concepito con le tecnologie di allora. Oggi esistono molti tratti di fognatura sub lacuale potenzialmente a rischio che andrebbero smantellati al più presto per limitare i rischi d’immissioni accidentali di liquami nel lago, anche per evitare problemi di balneazione, di eutrofizzazione delle acque ed approvvigionamento idrico-potabile. Bisogna arrivare al più presto ad una gestione unitaria della depurazione, con un progetto di rifacimento complessivo del collettamento delle acque reflue, in modo da garantire la qualità, oggi elevata, delle acque del Garda che è il maggior bacino italiano di acqua dolce utilizzato per scopi irrigui e potabili e uno dei più grandi d’Europa.” Per Passionelli “in gioco c’è il fatturato di 3,5 miliardi di euro generato dal movimento turistico che si genera nei sei mesi estivi, oltre che per garantire l’approvvigionamento idrico-potabile a 400.000 residenti stabili che in estate diventano oltre un milione”.
Infine, la promozione turistica del bacino gardesano, “oggi spezzettata in troppi soggetti, cosa che crea sovrapposizioni e diseconomie, visto che anche ad una recentissima fiera a Monaco di Baviera il Garda era promosso da 3 stand differenti, finendo con il disorientare il potenziale turista” dice il presidente della Comunità che auspica “una rapida azione per la promozione unitaria dell’immagine e del turismo gardesano, razionalizzando così gli investimenti e le azioni di comunicazione, così come stanno iniziando a fare i comuni rivieraschi veneti che hanno adottato a questo scopo anche la tassa di soggiorno”.
Immediata la reazione della pattuglia parlamentare gardesana: il senatore Sergio Divina ha presentato le questioni sollevate al ministro Barca nel corso della “question time”, chiedendo il perché del dimezzamento da 26 a 13 milioni di euro dei finanziamenti a Navigarda: “il ministro ha preso nota e ora spero che dia rapidamente le risposte attese nell’interesse di un territorio che genera oltre 3,5 miliardi di Pil grazie al turismo, anche in vista dell’imminente apertura della stagione turistica sul Garda” dice Divina.