Tondo: “un passo avanti per la sanità del Friuli Venezia Giulia”
Nonostante la regione Friuli Venezia Giulia “per la prima volta nei suoi quasi 50 anni di vita debba fare i conti con un decremento di risorse pari a 300 milioni in meno negli ultimi due bilanci, per la sanità e per il sociale le risorse a disposizione non sono diminuite, ma hanno avuto un incremento del 3-4%. La situazione complessiva però imporrà d’ora in poi scelte diverse che mettano in grado il sistema di reggere e non c’è dubbio che per la sanità sarà proprio l’oncologia – sia per la ricerca che per la cura – a richiedere sempre nuove e più ingenti risorse”. Così si è espresso il presidente della regione Renzo Tondo, titolare anche della delega alla salute, intervenuto al CRO di Aviano alla inaugurazione della nuova PET 3D, un’apparecchiatura che grazie a una maggiore precisione e accuratezza nella rivelazione delle radiazioni, consente – come ha illustrato il direttore generale del CRO, Piero Cappelletti – di accorciare i tempi di esecuzione e di ridurre la quantità di tracciante radioattivo necessario per l’esame. Essa evidenzia noduli tumorali con dimensioni anche di 2 millimetri. È poi in grado di eseguire contemporaneamente la PET e la TAC con mezzo di contrasto e renderà possibile passare dagli attuali 3.400 esami ai 4.400.
Per Tondo “ciò conferma che il CRO è proiettato verso il futuro e qui confermo l’attenzione della Regione per questo Istituto, che è un’eccellenza del Friuli Venezia Giulia e che è in grado di attirare pazienti dall’Italia e dall’estero, fornendo anche un’importante contributo alla ricerca, grazie alla rete instaurata con importanti istituti in tutto il mondo, nel campo dell’oncologia per rendere prevenzione e diagnosi sempre più tempestive e cure sempre più mirate ed efficaci”.
Il presidente ha quindi inquadrato la necessità della riforma della sanità regionale nel complesso della crisi in atto, “che in regione abbiamo saputo affrontare per tempo abbassando il debito pubblico regionale, avviando un concreto programma di investimenti nelle infrastrutture, sostenendo il sociale e le imprese, per le quali abbiamo messo a disposizione 420 milioni di euro, rispondendo alle esigenze di 4.000 imprese, grandi e piccole”. Per Tondo “ora bisogna guardare in faccia la crisi e intervenire anche nella sanità, che è un sistema regionale, non certo locale. Abbiamo iniziato un percorso di riequilibrio finanziario fra i territori regionali e questa provincia ne sta beneficiando; abbiamo chiuso l’Agenzia della sanità risparmiando un milione di euro; ora bisogna proseguire su questa strada guardando al miglior funzionamento complessivo, tagliando ciò che va tagliato e puntando sulla specializzazione e sulla sicurezza dei cittadini. Spero che tutto ciò potrà essere fatto in maniera condivisa”.