Equitalia, Toscani e Zaia all’unisono: fondamentale rivedere le regole prima di creare un’agenzia di riscossione veneta

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luca zaia mani conserte
luca zaia mani conserteToscani: “separarsi si deve e si può, ma è indispensabile agire su nuove regole, magari venete”. Zaia: “indispensabile il federalismo per arrivare alla regionalizzazione del fisco”

Prosegue l’azione di “deequitalizzazione” delle realtà venete nella gestione della riscossione dei tributi. Per il governatore della regione del Veneto, Luca Zaia, “pagare le tasse è un dovere morale e civile, ma l’attuale sistema fiscale è sbagliato, perché, pensato lontano dal Veneto, incrudelisce i rapporti tra chi riscuote e chi paga, facendo percepire il dovere come una vessazione; per cambiare questo sistema, individuando un gestore capace di instaurare un rapporto più equilibrato con i cittadini, bisogna cambiare le regole statali”. Per Zaia “Equitalia non è in discussione per il ruolo che svolge, ma per come i suoi dirigenti e impiegati sono obbligati a svolgerlo dalle leggi nazionali, per di più in una diffusa situazione di estrema difficoltà economica e sociale e di grande risentimento dei cittadini nei confronti dello Stato”.

Per uscire da questa situazione, il federalismo è la via obbligata: “una logica federalista – conclude il Governatore – dà sicuramente più garanzie di correttezza e capacità di approfondimento dei diversi specifici casi un’organizzazione che opera su una base territoriale omogenea, un soggetto che conosce bene la realtà nella quale agisce. Vogliamo regole venete per l’esazione delle imposte dei veneti. Ma per raggiungere questo obiettivo, lo ribadisco proprio perché non si creino illusioni o alibi, bisogna cambiare le attuali leggi”.

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A Zaia fa eco il vicepresidente del Consiglio regionale veneto, Matteo Toscani: “avere un’agenzia di riscossione veneta non è sufficiente: è indispensabile che la Regione possa cambiare anche le regole e non solo il nome dell’esattore. Altrimenti finirebbe con lo svolgere l’ingrato compito di gabellieri di Roma”. Toscani concorda con il governatore Luca Zaia sulla necessità di rivedere procedure e metodi di riscossione dei tributi. “Su questo punto – spiega il consigliere della Lega Nord – avevo già presentato una mozione il nove giugno dello scorso anno, proprio per chiedere alla giunta di attivarsi affinché vi fosse una revisione sostanziale dei metodi operativi utilizzati da Equitalia, individuando anche soluzioni idonee ad affrontare l’emergenza sociale derivata dalle minori concessioni di rateizzazione del pagamento delle imposte, a seguito di un’accertata temporanea difficoltà economica dei contribuenti”. “Sono dunque d’accordo con il governatore Luca Zaia quando sostiene che la Regione Veneto non può diventare gabelliere dello Stato – aggiunge il vicepresidente dell’assemblea regionale – dobbiamo poter stabilire regole diverse da quelle nazionali, più umane e più flessibili. Questo non vuol dire non pagare più le tasse. Ma non è accettabile che oggi si trattino come evasori tutti quegli imprenditori che dicono al fisco di non essere nelle condizioni di versare i tributi, spesso a causa di ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione. Questa è una distinzione fondamentale, che purtroppo non è agevolata dalle regole attuali”.

Per quanto riguarda la fuga degli enti locali da Equitalia, Toscani ricorda come, da sindaco di Valle di Cadore, abbia preso questa strada nel 2004 “quando mi accorsi dell’inadeguatezza di un sistema di raccolta di tasse e imposte assai lontano dai cittadini. Vedo con piacere che la mia iniziativa di allora è oggi copiata da molti sindaci, sia pure con qualche anno di ritardo”.