A Trento raccolte 1.345 tonnellate di lubrificanti usati. Il COOU: “dati incoraggianti ma puntiamo al 100%”
Arriva a Trento la campagna di sensibilizzazione ambientale “CircOLIamo” promossa dal Consorzio Obbligatorio Oli Usati (COOU) volta ad informare l’opinione pubblica sul corretto smaltimento dei lubrificanti esausti, che ha reso noti i dati di raccolta degli oli usati in provincia e in regione: oltre 1.345 tonnellate di oli lubrificanti usati raccolte nella Provincia di Trento nel 2011, su un totale di 3.003 tonnellate recuperate nella regione Trentino-Alto Adige.
In tutta Italia, delle 431.000 tonnellate di olio lubrificante che sono state immesse al consumo nel 2011, il Consorzio ha raccolto 189.267 tonnellate di oli usati, oltre il 95% del potenziale raccoglibile. “I risultati sono soddisfacenti – ha spiegato Antonio Mastrostefano, direttore strategie, comunicazione e sistemi del COOU – ma il nostro obiettivo resta quello di raccoglierne il 100%. E per fare ciò abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, dalle amministrazioni alle imprese, passando per i singoli cittadini”.
Per questo motivo il Consorzio ha ideato la campagna informativa itinerante “CircOLIamo”, che nel 2012 raggiungerà 59 province italiane. “Sono due, in particolare – ha aggiunto Mastrostefano – i messaggi che vogliamo comunicare: da un lato i pericoli che possono derivare dal contatto con i lubrificanti usati o dalla loro dispersione nell’ambiente; dall’altro i vantaggi per il sistema Italia che derivano dal riutilizzo degli stessi oli esausti. Con il nostro lavoro salviamo l’ambiente e al contempo aiutiamo il Paese a risparmiare nelle importazioni di petrolio”.
“Siamo consapevoli che gli oli usati sono tra i rifiuti più pericolosi. Per questo l’amministrazione si è impegnata sia nella loro raccolta sia nella sensibilizzazione dei cittadini – spiega l’assessore all’ambiente del comune di Trento, Michelangelo Marchesi – Nei sette centri raccolta materiali della città, distribuiti in punti strategici e facilmente raggiungibili, i cittadini possono smaltire questi liquidi pericolosi, evitandone così la dispersione. Il Comune tra l’altro ha intrapreso anche una serie di iniziative per sensibilizzare le officine meccaniche al corretto smaltimento e, nello stesso tempo, ha invitato i cittadini a rivolgersi ai centri specializzati per il cambio d’olio, in modo da creare un circuito virtuoso e limitare le possibilità di violare le severe norme in materia”.
L’olio lubrificante usato è ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari di fabbriche e industrie, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli. Definito dalla legge “rifiuto pericoloso”, deve essere smaltito correttamente. In 28 anni di attività il COOU ha raccolto 4,72 milioni di tonnellate di olio usato, evitandone così la dispersione nell’ambiente. Se utilizzato in modo improprio l’olio usato può essere estremamente dannoso per l’ambiente e per la salute umana: basti pensare circa 4 kg d’olio – il cambio di un’auto di media cilindrata – se versati in acqua sono in grado di coprire una superficie grande quanto un campo di calcio, con gravissimi danni alla fauna ittica.
Chiunque, telefonando al numero verde del Consorzio, 800 863 048 o collegandosi al sito www.coou.it, può avere informazioni e il recapito del raccoglitore più vicino. Il Consorzio coordina l’attività di 72 aziende private di raccolta, diffuse su tutto il territorio nazionale, e di 6 impianti di rigenerazione. L’olio usato, infatti, può costituire un’importante risorsa economica per il Paese, perché può essere rigenerato e tornare a nuova vita con le stesse caratteristiche del lubrificante da cui deriva; negli ultimi anni il riutilizzo dell’olio lubrificante ha consentito un risparmio complessivo di quasi 2,9 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio.