Il presidente della provincia di Bolzano, ha ricevuto il nuovo Commissario del Governo. Al centro dell’incontro le tematiche dello sviluppo dell’autonomia, la toponomastica, l’esame di bilinguismo e l’Adunata nazionale degli alpini.
Primo incontro a Palazzo Widmann sede della provincia di Bolzano il presidente, Luis Durnwalder, ed il nuovo Commissario del Governo, Valerio Valenti, originario di Trapani, 53 anni, laureato in Scienze politiche con all’attivo incarichi di responsabilità presso i Commissariati del Governo e le prefetture di Genova, Trapani, Piacenza e Venezia.
Nel corso del colloquio sono stati toccati temi di particolare interesse ed attualità nei rapporti tra la Provincia e lo Stato. In particolare, Durnwalder ha rilevato che attualmente registra una stagnazione nel processo di sviluppo dell’autonomia, a suo giudizio, a causa del Governo e dei partiti. Per quanto riguarda il depotenziamento dei monumenti fascisti si sono registrati dei progressi riguardanti l’installazione di pannelli informativi presso gli ossari di Malles e del Brennero e con il progetto di creare un museo presso il monumento alla Vittoria. Durnwalder ha quindi chiesto il sostegno del Commissario del Governo per la realizzazione delle misure concordate in merito al bassorilievo di Mussolini in Piazza Tribunale a Bolzano. “Il Comune di Bolzano rilascerà l’autorizzazione edilizia solamente se la relativa richiesta sarà sottoscritta anche dal Ministero delle Finanze ed ho quindi pregato il Commissario Valenti di intervenire a tale riguardo” ha dichiarato il Presidente Durnwalder al termine dell’incontro.
Analogo intervento è stato richiesto anche in merito alla concreta realizzazione dell’accordo raggiunto con l’ex Ministro alle Regioni, Raffaele Fitto, riguardo alla toponomastica.
Altri temi all’ordine del giorno dell’incontro sono stati l’esame di bilinguismo e l’elaborazione delle relative linee di indirizzo, la buona collaborazione tra gli uffici dello Stato e l’amministrazione provinciale, l’attività del Comitato d’intesa per la copertura dei posti statali in Alto Adige e l’imminente Adunata nazionale degli alpini che dovrà svolgersi, secondo Durnwalder “in uno spirito europeo e senza toni radicali”.