Cancelli aperti per fare il punto dei lavori e per un primo assaggio di ciò che sarà il più grande parco periurbano vicentino
Più di 300 persone e soprattutto tanti bambini, complice la bella giornata, hanno partecipato all’apertura in anteprima al Parco delle sorgenti del Bacchiglione fortemente voluto dall’assessore provinciale ai beni ambientali, Paolo Pellizzari. La giornata si è aperta con i ringraziamenti a tutti i partner del progetto, che stanno trasformando una ex piscicoltura in un vero e proprio angolo di paradiso verde: il presidente della provincia di Vicenza, Attilio Schneck, che con la Giunta e il Consiglio hanno supportato l’assessore Pellizzari anche, ma non solo, dal punto di vista economico, i Comuni di Dueville, Caldogno e Villaverla, presenti con i sindaci Bertinazzi e Vezzaro e il commissario Russo, il Servizio forestale regionale, Veneto Agricoltura, il consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta con il presidente Nani, la Regione del Veneto con l’assessore Marino Finozzi.
Una sinergia che sta dando risultati concreti, come bene ha dimostrato la passeggiata nella prima parte di un parco grande 200.000 metri quadrati. Partenza dall’ex edificio a servizio della piscicoltura. Un rudere abbandonato fino a pochi mesi fa, “adottato” dalla Provincia che con 480.000 euro l’ha trasformato in una costruzione color verde acqua, in tinta con il contesto, destinata a breve a rappresentare con laboratori didattici e vasche di riproduzione di specie autoctone un degno ingresso ad un Sito di importanza comunitaria e zona di protezione speciale. Pochi passi e subito ci si è imbattuti nelle prime risorgive.
I lavori svolti sono evidenti: è stato ridisegnato il Bacchiglioncello secondo il suo corso originale, così come indicato da una mappa austriaca; sono state recuperate cinque risorgive, più di quelle previste “perché così ci ha indicato la natura” ha spiegato Pellizzari; sono state piantumate specie arboree per la ricomposizione degli habitat naturali; sono state pulite alcune vasche per permettere il ripopolamento animale. A don Francesco l’onere di benedire il parco, davanti alla prima risorgiva, a pochi metri da una femmina di germano reale che covava alcune uova e che non si curava affatto della confusione, ben sapendo che nel Parco delle Sorgenti del Bacchiglione ha trovato una casa sicura.
“Ancora qualche mese – ha spiegato l’assessore Pellizzari – e questo paradiso sarà definitivamente aperto ai vicentini. Una bella soddisfazione dopo anni di carte e lavori e 2,5 milioni di euro di investimenti, possibili grazie ad un cospicuo finanziamento della Comunità Europea e la collaborazione di tutti gli enti coinvolti. Questo progetto è la dimostrazione che quando la finalità è buona, quando si fa qualcosa di concreto sul territorio per i cittadini, quando ci si crede davvero come tutti noi abbiamo fatto, i soldi arrivano e le opere vengono realizzate”. I prossimi lavori riguarderanno, in particolare, la realizzazione di percorsi didattici, con una rete sentieristica di oltre 3 chilometri, attrezzata con un ponticello per superare il nuovo percorso del Bacchiglioncello e arricchita di cartelli metallici dimostrativi in cui verranno riportate le caratteristiche ambientali dell’area. Verranno inoltre messe a dimora altre piante e completata la riqualificazione degli habitat.
“E’ un’area che ha un’indiscussa valenza idrica – ha concluso Pellizzari – per la presenza di molte risorgive e perché qui ha origine uno dei maggiori corsi d’acqua del vicentino. Per questo va salvaguardata, senza dimenticare che con un’adeguata promozione può rappresentare una meta del turismo verde, che muove milioni di visitatori nel mondo.”