Provincia di Vicenza, approvato il consuntivo 2011 con un avanzo di 20 milioni di euro destinato ad abbattere il debito dell’Ente

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schneck lug09 1Schneck: “l’ultimo bilancio in attesa del commissariamento testimonia la buona amministrazione fatta dalla maggioranza durante questa legislatura”

Il Consiglio della provincia di Vicenza ha approvato il conto consuntivo del 2011, chiudendo contestualmente i cinque anni di mandato del presidente Attilio Schneck e preparando l’ente all’arrivo del Commissario sulla base della normativa vigente che, salvo modifiche dell’ultima ora, prevede la cancellazione delle province dalla mappa delle istituzioni italiane.

Ancora non si conosce il nome del successore, che pure arriverà a breve, ma è certo che si troverà a gestire un ente virtuoso, che si chiude con un avanzo di 20 milioni di euro. “Una cifra – spiega il vicepresidente Dino Secco che ha sostituito l’assessore al bilancio Cristiano Sandonà impossibilitato ad essere presente – frutto di una politica di rigore, ma dovuta anche e soprattutto ad una gestione della spesa frenata dagli obblighi imposti dal patto di stabilità.” Si sarebbe voluto fare di più, visto che le casse lo permettevano e le richieste da parte del territorio non mancavano, ma non è stato possibile.

E’ stato doveroso rispettare il Patto, grazie anche ad un lavoro certosino di ricognizione dei residui, ma anche ad una severa riduzione delle spese, in particolare quella del personale diminuito di 100 unità in 5 anni (-22%), da una puntuale riscossione delle tasse e un’autonomia finanziaria rispetto ai trasferimenti degli Enti superiori. Attività tutte che hanno portato Vicenza nel podio delle 4 province più virtuose d’Italia. “Abbiamo razionalizzato le spese ed evitato gli sprechi – commenta il presidente Schneck – mantenendo comunque gli impegni e gli investimenti nei settori che maggiormente ci contraddistinguono e interessano il territorio e la comunità”. No, quindi, alle auto blu e ai ridondanti consigli di amministrazione nelle partecipate, preferendo investire nelle strade, scuole e difesa del suolo, come dimostrano i numeri degli ultimi anni: per ogni studente delle scuole medie superiori, la provincia di Vicenza ha investito una somma annua superiore a 550 euro; per ogni assistito (in media 270) ha speso annualmente più di 7.000 euro; per la tutela ambientale sono stati spesi in media più di 1.300 euro l’anno per ogni km di superficie della provincia; per ogni km di strada provinciale sono stati investiti più di 12.000 euro l’anno. Di contro, la provincia di Vicenza è costata ad ogni cittadino 8,6 euro, a fonte dei 14 euro del passato.

Quanto ai 20 milioni di euro di avanzo di amministrazione, vista l’impossibilità di ulteriori spese pena lo sforamento del patto di stabilità, verranno utilizzati per abbattere ulteriormente il debito della Provincia. Nel dettaglio, verranno definitivamente chiusi i debiti relativi alle azioni della società A4 Holding S.p.A. (ex Autostrada BS-PD Spa) e all’impianto di biomasse di Asiago, in modo da poter procedere con la loro cessione, così come previsto nel piano delle alienazioni. Grazie a questa operazione, il debito passerà dai 233 milioni di euro del 2006 agli attuali 104 milioni di euro, con un risparmio, da oggi al 2030, di una quota di interessi pari a 3,5 milioni di euro. “La provincia di Vicenza – conclude Schneck – sarà così in grado di rispettare senza problemi i nuovi limiti di indebitamento, ancora più gravosi per gli anni a venire. Ciò che maggiormente ci inorgoglisce, però, è dimostrare che una gestione virtuale e senza sprechi dell’ente pubblico non solo è possibile, ma è doverosa. Se tutti gli enti pubblici d’Italia, dal Governo centrale ai piccoli Comuni, avessero governato con la prudenza che ci siamo imposti noi, oggi non sarebbero necessarie le drastiche misure a cui sono sottoposti i cittadini. Fa sorridere – conclude amareggiato Schneck – che tra qualche giorno venga commissariato l’Ente che lo stesso Governo ha riconosciuto tra i più virtuosi d’Italia. Lo facciano, se serve a tagliare il costo della politica, ma imparino da noi come si fa buona amministrazione”.