Presentate le iniziative per accogliere oltre 400.000 persone il 13 maggio prossimo
Dall’11 al 13 maggio prossimi, Bolzano e l’Alto Adige ospitano l’Adunata 2102 degli Alpini. L’iniziativa è stata presentata nella sede della provincia di Bolzano, realtà che fino a pochi anni fa era una terra molto frequentata dai giovani chiamati alle armi dalla leva obbligatoria. Un evento che porterà nel capoluogo altoatesino oltre 400.000 penne nere. Per il presidente dell’Associazione nazionale Alpini (Ana) Corrado Perona “la situazione nel Paese è difficile, sul piano economico ma anche su quello morale, e per questo proponiamo i valori degli Alpini, che sono abituati a non ricevere sussidi e ad operare con dignità”.
Alla manifestazione prenderanno parte Alpini provenienti da tutto lo stivale, ma anche da Australia, Usa, Cile, Canada, Venezuela, Sudafrica, Brasile e ci sarà anche un delegazione di reduci del Vietnam. Lo slogan dell’adunata sarà incentrato sui valori alpini, “amicizia, fratellanza, responsabilità per una patria migliore”.
Alla presentazione dell’adunata ha preso parte tra gli altri il comandante delle Truppe alpine, Alberto Pimicerij: “a Bolzano – ha detto – c’è la testa ma anche il cuore degli Alpini”. Il governatore Luis Dunrwalder, ha dato il benvenuto alle penne nere sottolineando i valori dell’interscambio tra le culture all’insegna dei quali l’Alto Adige ospita l’iniziativa. Anche il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli ha insistito sul tema, parlando ci una Bolzano “da secoli città dell’incontro”.
Oltre all’adunata vera e propria, sono state presentate anche le iniziative di contorno.
All’inaugurazione della mostra fotografica al centro Trevi, l’assessore provinciale alla cultura Christian Tommasini ha sintetizzato il perché delle nuove iniziative: “abbiamo voluto promuovere queste proposte per far conoscere la storia, i valori e l’importanza sociale degli alpini nella società. Con la mostra e il volume vogliamo dire grazie agli alpini per l’impegno di solidarietà che hanno assicurato negli anni a tutti i gruppi linguistici”. La mostra e il volume “Alpini, un racconto contemporaneo” nascono da una vasta ricerca sul territorio realizzata in questi mesi dagli autori Paolo Valente (che è anche curatore della mostra) e Nicolò Degiorgis per trovare le fonti e raccogliere dalla viva voce dei protagonisti le testimonianze utili a rielaborare in forma di narrazione la storia degli alpini in Alto Adige. L’esposizione rimarrà aperta al Centro Trevi fino al 1 giugno. La mostra sarà presente anche in altri quattro centri: a Bressanone, nel Circolo ufficiali della Brigata alpina Tridentina dal 20 aprile al 13 maggio, a Merano dal 28 aprile al 13 maggio al Centro per la Cultura, a Egna nella sede del Comune dal 4 al 13 maggio.