Regione del Veneto, varato nuovo piano anticrisi a supporto liquidità delle imprese

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Soldi euro2 1Ciambetti: “se le banche non fanno più il loro mestiere, ci pensa la Regione attraverso i fondi di rotazione”

L’assessore allo sviluppo economico della regione del Veneto, Roberto Ciambetti, ha annunciato l’approvazione da parte della Giunta regionale un piano d’azione che prevede finanziamenti agevolati per il supporto della liquidità aziendale, a favore soprattutto delle PMI, mediante l’utilizzo dei fondi di rotazione istituiti presso Veneto Sviluppo S.p.A: “la conseguenza più grave e più evidente di questa crisi è rappresentata dalla stretta creditizia. C’è grande preoccupazione nel vedere le nostre imprese boccheggianti per mancanza di liquidità e per questo abbiamo deciso di intervenire con un nuovo piano straordinario anticrisi per il 2012 e il 2013”.

Per Ciambetti, “nello specifico sono state previste nuove modalità, più flessibili, per l’utilizzo di alcuni fondi di rotazione regionali per operazioni di supporto finanziario agevolato, destinato a fornire nuova liquidità alle PMI in tutti i settori: artigianato, industria, commercio e dei servizi e turismo”. Proprio per venire incontro alle situazioni che si stanno verificando in questa fase, il provvedimento amplia le possibilità d’intervento ai casi in cui le PMI si trovino in presenza di crediti insoluti; di crediti verso la Pubblica Amministrazione; di rimborsi di finanziamenti a medio lungo termine accesi per investimenti aziendali.

“Inoltre, e questa è un’assoluta novità in campo nazionale – dice Ciambetti – abbiamo introdotto la possibilità per le imprese di ottenere liquidità per anticipazioni di ordini e/o contratti di fornitura di beni e/o servizi. E’ una risposta a quelle situazioni in cui le aziende, pur avendo ordini, non possono acquistare materie prime per mancanza di liquidità, senza trovare copertura da parte delle banche. In questo modo non possono lavorare e rischiano seriamente di fallire. Con questo piano, sarà possibile per le aziende presentare il contratto in banca – per un importo minimo di almeno 5.000 euro – e farsi anticipare la necessaria liquidità per l’acquisto di quanto serve”.

Il provvedimento nella sua articolazione prevede finanziamenti agevolati da 25.000 a 500.000 euro (300.000 euro per le imprese artigiane non manifatturiere). Con i fondi regionali s’interviene fornendo il 50% del finanziamento (l’altro 50% dalla banca) e riducendo della metà gli interessi passivi. Il rimborso avverrà in un periodo massimo di 5 anni. Non ci sono vincoli d’utilizzo rispetto al plafond di risorse complessivamente disponibili sui fondi di rotazione (quasi 350 milioni di euro che se utilizzati solo a questo scopo attiverebbero 700 milioni di nuovi finanziamenti).

Sono state innovate anche le preesistenti linee di intervento per consolido passività, ricapitalizzazione e supporto al circolante, del fondo per l’industria e quello per l’artigianato, per il primo aumentando l’importo massimo dei finanziamenti da 350.000 a 500.000 euro (resta di 300.000 euro per l’artigianato), e per entrambi prevedendo la possibilità di più operazioni in capo allo stesso beneficiario, entro gli stessi massimali.

“Mi preme far rilevare anche – conclude Ciambetti – che sarà possibile utilizzare contestualmente il fondo regionale di garanzia, a costo agevolato, che interviene a copertura del 50% della perdita. Se attivato in co-garanzia con i Confidi, la copertura totale può arrivare fino all’80% del finanziamento. A queste condizioni ci aspettiamo che il sistema bancario non si tiri più indietro e dia la necessaria iniezione di liquidità a favore sistema produttivo, a fronte di una crisi di cui non riusciamo ancora a vedere una positiva evoluzione. Per questo la Regione sta mettendo in atto piani d’intervento commisurati alla situazione del momento. Attiveremo a breve anche un numero verde dedicato alle imprese cui risponderanno funzionari regionali, in modo che ci possa essere un rapporto diretto con l’istituzione e ottenere indicazioni personalizzate”.