Il coordinatore europeo Pat Cox a Bolzano nell’incontro con il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder e tutti i responsabili del BBT. Durnwalder ha ribadito l’esigenza di completare la progettazione delle tratte di accesso.
Mentre per il tunnel ferroviario della Val di Susa i lavori sono ancora in alto mare, per il tunnel del Brennero “siamo arrivati a un punto di non ritorno. Il tunnel del Brennero si farà”: lo ha assicurato l’irlandese Pat Cox, coordinatore europeo della rete TEN Berlino-Palermo incontrando a Palazzo Widmann il presidente della provincia di Bolzano Luis Durnwalder nella “due giorni” in Alto Adige per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori. A Palazzo Widmann è stato sottoscritto anche il nuovo statuto dell’Osservatorio BBT, che amplia ulteriormente il coinvolgimento nell’informazione e nella sorveglianza della popolazione e degli amministratori dei Comuni interessati. Cox si è detto colpito dall’impegno delle parti coinvolte, a cominciare dagli enti pubblici, e dal sostegno dei sindaci delle zone coinvolte dal progetto. “Nel 2014 l’impegno dell’Ue nel finanziamento dell’opera sarà ancora maggiore, perché questo progetto rimane prioritario per la Commissione europea”, ha chiarito Cox. Si aspettano per fine mese le comunicazioni del Parlamento austriaco sul finanziamento del programma quadro 2012-2017, “ma rassicuro che Roma e Vienna hanno confermato l’ultimazione del tunnel del Brennero entro i tempi previsti”, ha concluso. Dunque lavori terminati nel 2025 e messa in esercizio nel 2026.
Il presidente Durnwalder ha accolto con soddisfazione le assicurazioni del responsabile UE, a cominciare dal contributo economico: “oggi il cofinanziamento Ue è fissato al 27%, ma il programma 2013-2020 prevede di innalzarlo al 40%. Sul fronte italiano la tabella di marcia è rispettata, l’Austria ha ribadito che intende fare altrettanto”. Durnwalder dal canto suo ha ricordato l’esigenza che le tratte di accesso, per le quali sono necessarie dai 5 ai 7 anni di lavoro, vengano realizzate contestualmente al tunnel: “gli esperti confermano che l’intera progettazione per la Fortezza-Ponte Gardena sarà ultimata antro l’anno e sempre entro il 2012 potranno essere appaltati i lavori per l’area della stazione di Ponte Gardena”. La Provincia spinge inoltre per la progettazione in tempi rapidi anche delle tratte che riguardano Bolzano (“serve per capire come gestire il rifacimento dell’area della stazione”, ha detto Durnwalder) e la Bassa Atesina. L’Infopoint di Fortezza diventerà entro il 2013 un centro informativo-espositivo aperto alla popolazione con tutte le informazioni relative al traffico ferroviario sull’asse del Brennero sul piano tecnico, geologico e ambientale.
Il commissario straordinario del governo per il Brennero, Mauro Fabris, ha prospettato un ulteriore aumento del contributo Ue al progetto “se il tunnel del Brennero riuscirà a combinare altri progetti infrastrutturali di interesse pubblico” e ha ricordato che con lo slittamento della tempistica di realizzazione dell’opera si potrà richiedere il ripristino dell’intero finanziamento delle tratte di accesso (che nel 2010 l’UE aveva ridotto) per il periodo 2014-2020. L’amministratore delegato per parte austriaca della società europea Brennero Basis Tunnel (BBT), Konrad Bergmeister, ha ribadito che i ritardi non dovrebbero influenzare in maniera determinante la tabella di marcia: “tre cantieri sono aperti sul versante austriaco e il governo ha ribadito che i tempi saranno rispettati”. Il responsabile per parte italiana, Raffaele Zurlo, ha spiegato che a Mules si sta già scavando la galleria di linea e che il CIPE ha assicurato i finanziamenti necessari: dal cunicolo esplorativo si è passati al tunnel vero e proprio, “i primi 17 metri su entrambi i versanti sono già realtà”.
La presenza a Bolzano dell’amministratore delegato di Ferrovie Italiane, mauro Moretti, ha consentito a Durnwalder di fare il punto anche su altri aspetti che riguardano la rete ferroviaria provinciale. Il presidente della provincia ha aggiornato Moretti sui problemi del trasporto pubblico regionale, le possibili nuove infrastrutture lungo le linee ferroviarie, una proposta per la lavorazione del materiale di scavo dei lavori della tratta di accesso del BBT. “Tra un mese nuovo appuntamento per chiarire dati tecnici, stime dei costi e tempistica degli interventi”, sintetizza il Durnwalder, secondo cui “la Provincia intende potenziare ulteriormente il sistema di trasporto regionale e l’organizzazione del servizio attraverso una serie di misure che richiedono la collaborazione di Ferrovie italiane”. Tra le richieste, un miglioramento dell’informazione all’utenza in tutte le stazioni e maggiore visibilità anche dei servizi e collegamenti di altri gestori ferroviari operanti in Alto Adige. Uno dei punti centrali del colloquio con Moretti è stato il passaggio alla Provincia della linea Merano-Bolzano “per consentire una gestione coordinata dell’intero tracciato da Malles al capoluogo, di stabilizzare il cadenzamento dell’orario a 30 minuti su tutta la tratta e di creare una nuova fermata nel quartiere Casanova a Bolzano”, spiega Durnwalder. Moretti condivide l’impostazione ma deve interpellare il Ministero, competente del rilascio della concessione di esercizio.
Sulla linea del Brennero si chiede di migliorare le perdite di tempo dovute a carenze infrastrutturali, con la creazione di nuove stazioni e la realizzazione di barriere antirumore. “La realizzazione della variante di Riga – così Durnwalder a Moretti – consentirebbe l’accesso dei treni dalla Pusteria direttamente a Bressanone e Bolzano senza interscambiare a Fortezza. Moretti vuole ora verificare se sussistono le risorse finanziarie necessarie a questo intervento”. Si è parlato anche del futuro areale ferroviario di Bolzano. Il masterplan in elaborazione necessita di alcuni elementi tecnici relativi ai treni che fermano a Bolzano, ai servizi offerti in stazione, al punto di incrocio tra la tratta e la nuova circonvallazione: Moretti ha assicurato che i suoi esperti faranno pervenire al più presto la documentazione richiesta per completare lo studio.
A Moretti, Durnwalder ha sottoposto infine una proposta per la lavorazione del materiale di scavo del BBT e della tratta di accesso Fortezza-Ponte Gardena: un consorzio di operatori locali si è detto disposto a garantire trasporto e lavorazione del materiale, che eviterebbe il formarsi di depositi di materiale ghiaioso e garantirebbe rispetto dell’ambiente e ridotti disagi alla popolazione, ricevendo la disponibilità di massima di RFI a collaborare con il consorzio BBT.