Nuova euro regione cui aderiranno in un secondo tempo Slovenia e le due contee dell’Istria croata. Addio ad Alpe Adria
I governatori di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia (Austria), Renzo Tondo, Luca Zaia e Gerhard Doerfler si sono riuniti a Trieste per il vertice trilaterale che ha sancito la costituzione dell’Euroregione “Senza confini” tra le tre aree. All’incontro, che si è svolto nella sede della Regione di piazza dell’Unita’ d’Italia, hanno partecipato anche le rispettive giunte regionali. L’approvazione dello Statuto e della Convenzione dell’Euroregione segue il vertice di Venezia del novembre 2009 per la nascita di un Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (Gect) con sede a Trieste.
Il soggetto giuridico per la cooperazione tra le tre regioni è costituito da un Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (Gect) con sede a Trieste, che ora deve attendere la ratifica dello Stato, e poi l’adozione da parte delle tre giunte per essere completamente operativo.
Nel corso della trilaterale sono stati approvati i testi della Convenzione e dello Statuto del Gect con una dichiarazione congiunta sottoscritta dai tre presidenti. I documenti saranno trasmessi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ma in sede di redazione tecnica dei documenti c’è già stata un’istruttoria informale da parte del Governo italiano, per cui la ratifica dovrebbe avvenire in tempi brevi.
Il Gect si presenta come uno strumento di fondamentale importanza, adeguato per arrivare a una reale capacità di intervento al di là delle frontiere e una struttura di cooperazione visibile e permanente, in grado di creare strategie di crescita comuni, di generare economie di scala e di gestire progetti, infrastrutture e risorse comuni. La collaborazione – hanno indicato i tre presidenti – si concentrerà inizialmente su alcuni settori specifici: risorse energetiche e ambientali, trasporti e logistica, cultura, istruzione e sport, ambito socio-sanitario, protezione civile, scienza ricerca e innovazione tecnologica. Successivamente, l’attività del Gect sarà allargata ad altri temi, quali attività produttive, turismo e agricoltura, infrastrutture, lavoro e formazione professionale.
In conseguenza della nascita del Gect “Senza confini”, le regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia hanno deciso di uscire da Alpe Adria, la comunità di lavoro costituita nel 1978, che ha storicamente permesso di avviare l’esperienza della collaborazione transfrontaliera a cavallo del confine orientale d’Italia. “Alpe Adria – ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo – ha avuto un merito straordinario, quello di costruire rapporti di buon vicinato al tempo della divisione dell’Europa, ma negli ultimi tempi è apparso ormai sempre più un organismo superato dai fatti. Dobbiamo guardare avanti. Oggi apriamo un percorso, un nuovo modo di intendere l’Europa”. Per il presidente veneto, Luca Zaia “la decisione di uscire non significa cancellare il passato ma, al contrario, segna la volontà di guardare avanti, in un’Europa che è oggi completamente cambiata sotto il profilo geopolitico”.
I confini della nuova Euroregione tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia (Austria) non sono blindati: nel tempo si potrà arricchire di nuovi membri, quali la Slovenia e le contee istriane della Croazia. E’ quanto hanno condiviso i presidenti Renzo Tondo, Luca Zaia e Gerhard Doerfler nella dichiarazione finale del vertice trilaterale di Trieste, in cui si esprime l’auspicio di “adesione in tempi brevi da parte della Repubblica di Slovenia e delle Contee dell’Istria croata, Istriana e Litoraneo-Montana”. “L’Euroregione deve ambire a allargarsi sempre di più – ha detto Zaia – rispetto all’Istria, alla Slovenia, ma deve anche avere l’ambizione di coinvolgere la Baviera, e avere una massa critica di almeno 10 milioni di abitanti, è importante per pesare”.
Al vertice di Trieste hanno partecipato, come osservatori, il Console generale a Trieste della Repubblica di Slovenia, Vlasta Valencic Pelikan, e il governatore della Contea istriana, Ivan Jakovcic.
I presidenti Tondo, Zaia e Dorfler, hanno definito una “grande opportunità” la nascita dell’Euroregione: “è il più importante esempio di cooperazione tra regioni in Italia – ha detto Tondo – anche da un punto di vista numerico. Apriamo un percorso, la firma di oggi conferma quanto fatto dalle nostre giunte per una nuova Europa. Il tema della massa critica è molto importante: la dimostrazione – ha aggiunto – è il risultato sul Corridoio Adriatico Baltico”. Per Zaia “noi siamo qui ad avere un ruolo puramente notarile, è la storia che va avanti, quest’area si consoliderà sempre di più rispetto all’Europa. Si pone una pietra miliare nei rapporti transfrontalieri, per confermare un processo inevitabile e inarrestabile”. “Siamo tre amici per tre regioni e per un unico obiettivo”, ha dichiarato Gerhard Doerfler, sottolineando come “vogliamo guardare al futuro, e questa è una giornata storica”.