Il provvedimento della Giunta. Finozzi: “nonostante i tagli al bilancio, non rinunciamo ai grandi progetti”
Grandi progetti di promozione per il turismo del Veneto nel 2012, nonostante i tagli al bilancio. E’ questo l’orizzonte operativo del Piano esecutivo annuale 2012 di promozione turistica (PEA), adottato dalla Giunta regionale. Il documento passa ora all’esame del Consiglio. “E’ un paradosso che la regione che ha la migliore economia turistica d’Italia e il maggior numero di ospiti, abbia a disposizione risorse sempre più ridotte – ha commentato l’assessore Marino Finozzi – ma devo fare i conti con i finanziamenti che ho, operando con la maggiore concretezza e oculatezza possibile e intervenendo per il settore su più fronti, non ultimi la semplificazione amministrativa, le giuste alleanze, la sollecitazione di alcune aree e tematismi turistici, che comunque incidono su costi e redditi delle imprese turistiche”. Per Finozzi “i dati del 2011 hanno confermato con numeri da record il primato del Veneto fra le destinazioni turistiche italiane. Uno dei nostri punti di forza è la completezza della proposta turistica, che si esprime con tematismi di alto livello, ai quali abbiamo aggiunto le colline venete della Pedemontana; a questa si aggiungono l’impegno e la determinazione degli operatori, sempre in prima fila per accompagnare qui un mercato in crescita. A completare l’aspetto strutturale, ci sono inoltre numerosi eventi culturali, di spettacolo e sportivi, mentre l’eccellenza della nostra enogastronomia accompagna l’offerta in maniera trasversale”.
Il Pea rappresenta il più importante strumento operativo e finanziario per la realizzazione delle attività istituzionale e di promozione turistica, sia negli interventi diretti che nelle azioni realizzate dai sistemi turistici locali. Per il 2012, si prevede di proseguire iniziative, rivolte alla promozione e all’informazione turistica, che coinvolgono tutte le principali filiere promozionali regionali, esaltandone la complementarietà d’intenti e di finalità Fra questi vi sono i programmi interregionali gli “Itinerari della Fede” e, di grande importanza, gli “itinerari della Grande Guerra”, che vedranno la loro conclusione nell’anno corrente.
Di particolare interesse sono poi i progetti di eccellenza turistica che hanno ottenuto nei mesi scorsi il nulla osta da parte del Ministero del Turismo e che sono cofinanziati dallo Stato: “Obiettivo paese: Brasile”, progetto integrato di promozione turistica, culturale ed economica del sistema veneto nel mercato brasiliano e del Sud America; “Valorizzazione e promozione integrata dell’area Pedemontana”, progetto di qualificazione del territorio delle Prealpi venete, anche legato alla candidatura de “Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” tra i patrimoni dell’Unesco; “Sviluppo del turismo sociale”: un piano regionale di valorizzazione di tecniche, attività, comportamenti e propensioni per lo sviluppo del turismo sanitario, sociale ed inclusivo.
“Quest’ultimo è un progetto cui tengo molto – ha fatto presente l’assessore – e che si collega alla dichiarazione d’intenti, firmata nel luglio scorso con il vicepresidente della commissione europea Antonio Tajani, per fare del Veneto regione pilota in Europa per l’applicazione delle direttive comunitarie sul turismo accessibile. Dalle spiagge alle montagne, si sta creando una coscienza comune: le strutture, le proposte, i servizi devono essere attrezzati per poter essere fruiti anche da visitatori diversamente abili, si tratti di problemi motori, sensoriali o addirittura alimentari: la vacanza nel Veneto deve essere a dimensione di tutti: donne in gravidanza, anziani, persone con disabilità o intolleranze. A queste categorie di persone, il cui numero si aggira sui 50 milioni nella sola Europa, vogliamo dare l’opportunità di poter godere in Veneto soggiorni da sogno”. Oltre ad azioni interamente ricadenti sul territorio regionale, il Pea prevede anche azioni che coinvolgono realtà confinanti, come la valorizzazione delle Dolomiti unitamente alle province di Trento e di Bolzano e alla regione Friuli Venezia Giulia, e la valorizzazione turistica del lago di Garda assieme al Trentino e alla Lombardia, senza dimenticare lo sviluppo delle attività turistiche legate al golf e al turismo congressuale.