A scuola dalla Francia per finanziare l’alta capacità in Veneto: la Tav ce la facciamo da soli

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transpadana corridoi europei logo 1Il project financing per la Verona – Padova, l’esempio della Bordeaux-Tours

Il gruppo di lavoro Regione del Veneto, Confindustria Veneto e Ance Veneto, insieme al Comitato Transpadana, ha organizzato un incontro con i massimi vertici della società Vinci, concessionaria della tratta ferroviaria francese AV Tours – Bordeaux, prima esperienza europea di linea veloce realizzata con il concorso della finanza privata. L’appuntamento è stato anche l’occasione per inaugurare il “Transpadana Point” di Mestre, nelle sede di Confindustria Veneto, con l’obiettivo di “essere sul territorio” per poter rendere più incisiva la propria azione a sostegno del corridoio ferroviario.

Massimo Bruzzo, per conto di Vinci Concession, ha illustrato l’esperienza francese: una ferrovia lunga 302 km, un investimento totale di 7,8 miliardi di euro dei quali 6,2 miliardi per lavori di costruzione, 3,8 miliardi reperiti dal partner privato in cambio di una concessione di 50 anni.

Franco MillerL’incontro è risultato molto interessante e vivace e ha chiarito ai presenti una serie di problematiche che si porranno anche per la futura linea Verona – Padova. In particolare, è emersa l’importanza dei rapporti con le Ferrovie dello Stato, degli aspetti relativi al tracciato e alle modalità di esercizio e soprattutto dei canali di finanziamento nazionali ed UE da utilizzare per reperire le risorse di parte pubblica.

Per Franco Miller, delegato alle infrastrutture di Confindustria Veneto “i tempi sono maturi per la Milano – Venezia. L’esperienza francese ci incoraggia. Le aperture del Governo sul coinvolgimento della finanza privata, con la predisposizione di un apposito disegno di legge da parte del vice ministro Ciaccia, ci dimostrano che avevamo visto bene e che questa è la strada giusta. In questa fase di scarsità di risorse l’uso dei project bond potrebbe essere poi un ulteriore strumento innovativo per garantire risorse finanziarie private per la realizzazione delle infrastrutture”.

Il presidente di Ance Veneto, Luigi Schiavo ricorda come “nell’ultimo quadriennio gli investimenti pubblici per infrastrutture in Veneto si sono pressoché dimezzati. Il ricorso a nuovi strumenti di finanziamento e ai capitali privati non è dettato da una necessità contingente, ma è un modus operandi che si consoliderà nel tempo. Il tavolo per la Tav è un laboratorio, aperto ai contributi dall’esterno, che può essere replicato per altre infrastrutture prioritarie”.

Roberto Furlan, presidente della Camera di Commercio di Padova, in rappresentanza del sistema camerale del Veneto, ha sottolineato come “l’iniziativa delle forze imprenditoriali sia stata decisiva per sbloccare un’infrastruttura così importante per il Veneto come la linea Milano – Venezia e quanto abbia contribuito l’impegno della Camera di commercio di Vicenza e delle forze economiche vicentine nello sciogliere il nodo del passaggio nell’area berica”.

Alla conclusione dell’incontro, il gruppo di lavoro Regione del Veneto, Confindustria Veneto e Ance Veneto ha proseguito la propria riunione per una prima valutazione del contributo francese. Il coordinatore Silvano Vernizzi, della Regione del Veneto, ha anticipato che “l’obiettivo del gruppo stesso è di concludere il proprio impegno e presentare la relazione di sintesi alla Regione del Veneto entro il prossimo mese di giugno, per poter avviare successivamente il confronto con il Governo per dare corpo all’infrastruttura”.