La provincia di Bolzano decide di resistere alle impugnazioni delle proprie leggi da parte del Governo Monti

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Luis DurnwalderDurnwalder ha comunicato la decisione di aprire il ricorso dinanzi alla Corte costituzionale

La giunta provinciale di Bolzano ha deciso di resistere in giudizio davanti alla Corte costituzionale dopo l’impugnazione del Governo delle norme in materia di attività venatoria. Inoltre verranno approfonditi nei prossimi giorni gli articoli della legge finanziaria provinciale 2012 impugnati dal Consiglio dei ministri prima di decidere su quali punti presentarsi alla Consulta.

Alcuni articoli della legge finanziaria provinciale 2012 sono stati impugnati dal Governo per presunta violazione di competenze. La giunta provinciale, tornata a riunirsi al rientro dall’Africa del presidente Luis Durnwalder, ha deciso di resistere in giudizio a difesa della propria autonoma legislativa. I punti contestati da Roma verranno ora approfonditi nel dettaglio prima di formulare la delibera con la definizione delle questioni controverse da affidare al giudizio della Corte costituzionale.

Tra le disposizioni che la giunta intende difendere davanti alla Consulta figurano la riduzione di tre punti dell’aliquota dell’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore nonché le agevolazioni fiscali sull’addizionale Irpef previste per le famiglie e i cittadini a basso reddito, “due interventi che già in passato la Corte costituzionale ha ammesso respingendo l’impugnazione del Governo e che costituiscono quindi un precedente essenziale”, ha ricordato Durnwalder. L’avvocatura della Provincia è stata incaricata di analizzare nel dettaglio anche gli altri articoli della finanziaria oggetto dell’impugnazione statale: il cumulo di incarichi dirigenziali nella Provincia e in enti strumentali della stessa, pensato per un migliore coordinamento e lo snellimento della gestione delle materie di competenza di un componente di giunta e del lavoro dell’ente nelle stesse materie; la disciplina per la revisione tecnica dei veicoli a motore di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, prevedendo l’autorizzazione delle imprese specializzate sul territorio a svolgere il prescritto controllo tecnico, senza concentrare i camion su Bolzano ed evitando viaggi e costi maggiori, oltre che l’assedio al capoluogo di migliaia di camion. Tra gli articoli impugnati figura anche quello in materia di utilizzazione di acque pubbliche e di impianti elettrici, in particolare la disponibilità del terreno quale requisito necessario per l’assegnazione di concessioni per piccole derivazioni idroelettriche. “Un presupposto essenziale perché nei casi di piccole centrali non riteniamo sensata la procedura di esproprio”, ha spiegato Durnwalder.

Già pronta invece la delibera per resistere in giudizio in materia di attività venatoria, dopo che il Governo ha impugnato la legge omnibus del dicembre 2011. Tra i punti contestati: il divieto di caccia ai piccioni nelle aree urbane (previsto invece dallo Stato), lo spostamento delle date relative alla caccia di lepri e volpi per evitare incidenti durante i periodi della vendemmia o della raccolta frutta, il contributo annuale richiesto al cacciatore per alimentare il fondo che indennizza il cittadino dai danni procurati dalla selvaggina. Roma boccia queste norme, ma il presidente Durnwalder ha ricordato che “alla Provincia viene riconosciuta competenza primaria sull’attività venatoria, che esercitiamo nel rispetto delle direttive Ue”.