Cortina d’Ampezzo si candida ad ospitare i Mondiali di sci 2017

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Candidatura Cortina mondiali sci
Candidatura Cortina mondiali sci A favore della località dolomitica la regione Veneto, il Friuli Venezia Giulia e le province di Trento e Bolzano

Cortina d’Ampezzo si candida ospitare i campionati del mondo di sci alpino 2017. La candidatura è stata presentata a Venezia dal sindaco della cittadina dolomitica, Andrea Franceschi e presidente del comitato promotore, affiancato dal presidente della regione del Veneto, Luca Zaia, dall’assessore al turismo della regione Friuli Venezia Giulia, Federica Seganti, dal campione azzurro di sci Alberto Tomba, da Gianni Zonin, presidente dell’executive board in collegamento da New York, dal segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi e dalla campionessa Emanuela Di Centa per la FISI (Federazione italiana sport invernali) in collegamento telefonico.
L’ufficializzazione della candidatura di Cortina per i mondiali di sci alpino 2017 arriva a pochi giorni dal no del Governo a quella di Roma per le Olimpiadi 2020. “C’erano anche le Olimpiadi low-cost del Veneto – ha ricordato il presidente Luca Zaia, puntando sul fatto che, a sostenere i costi della nuova candidatura saranno interamente i privati – Oggi replichiamo, ringraziando gli imprenditori che hanno dimostrato di amare la propria terra, permettendoci di lanciare questo progetto innovativo e alternativo”. Zaia ha sottolineato la capacità di fare squadra con le Regioni confinanti: “è forse questa la grande novità che delinea sempre più il concetto di macroregione, trovando per la prima volta il sostegno del Friuli – espresso direttamente con la presenza dell’assessore alle attività produttive Federica Seganti – e delle Province di Trento e Bolzano con messaggi dei rispettivi assessori al turismo Tiziano Mellarini e Hans Berger”.
Per Zaia si tratta di una “grande opportunità per il sistema Veneto, anche dal punto di vista dell’aggregazione, in particolare rispetto ai 23.000 praticanti degli sport invernali, visto che ci offre l’opportunità di sublimare la grande partita delle Dolomiti. Abbiamo già diversi progetti approvati – ha evidenziato – e si faranno molte opere: dalla nuova pista di bob, ai nuovi parcheggi, alla tangenziale, al nuovo eliporto. Interventi per un centinaio di milioni di euro che – sottolinea Zaia – non costeranno nulla alla comunità. Penso quindi che abbiamo tutte le caratteristiche adatte per poter ospitare un mondiale”.
Sono le Dolomiti l’elemento di congiunzione della candidatura di Cortina per ospitare i Mondiali di sci alpino 2017, che hanno spinto anche le regioni confinanti a garantire il proprio sostegno al Veneto. “E’ vero che, come ricorda il presidente Zaia, l’80% delle Dolomiti sono in terra veneta – ha sottolineato l’assessore alle attività produttive del Friuli Venezia Giulia, Federica Seganti, intervenuta anche a nome del Trentino – ma questo patrimonio dell’Unesco è un elemento che ci accomuna nel nome della cultura, del paesaggio e della spettacolarità, e ci ha quindi coinvolto volentieri in questo progetto”. La prospettiva, come per il Veneto (che, per parola del suo presidente Zaia, vede nei Mondiali una “significativa valorizzazione dell’industria turistica, che conta su 63 milioni di presenze e 12 miliardi di fatturato”), è dunque anche per il Friuli Venezia Giulia quella della ricaduta in termini di turismo. “E’ innegabile – ha ammesso Seganti – che si tratta di uno dei fattori importanti dell’economia del nostro territorio, sul quale investiamo ogni singolo euro, senza mai delocalizzare. Anche per noi mettere insieme il binomio turismo-sport è fondamentale, anche per sostenere le attività locali.
A Zaia ha fatto eco il sindaco di Cortina e presidente del Comitato promotore, Luca Franceschi: “è recente l’ultimo tentativo di Cortina d’Ampezzo di vedersi aggiudicati i Mondiali di sci, che risale proprio all’ultima assegnazione che vide prevalere la statunitense Beaver’s Creek. L’esperienza – ha detto il sindaco del capoluogo ampezzano – sicuramente insegna. Non parlerei infatti di una sconfitta, riguardo alla mancata assegnazione dei Mondiali 2015, e non solo perché, in quell’occasione, siamo arrivati davanti a Saint Moritz. Dopo la ‘bocciatura’, siamo infatti ripartiti subito, rinforzando la squadra soprattutto sul piano politico-istituzionale, e siamo quindi arrivati a oggi, quando, pur non vendendo la pelle dell’orso prima di averlo ucciso, riteniamo di avere le carte in regola per giocarcela fino alla fine”. Franceschi sottolinea che “nulla è stato lasciato al caso. Operativamente abbiamo messo in moto una ventina di giovani del posto, motivati e determinati, che hanno predisposto il dossier nei canoni previsti per la candidatura. E, ripeto, abbiamo fatto anche le mosse giuste sul piano politico e strategico, per presentarci alla votazione di fine maggio in Corea con i rapporti necessari per dire la nostra, pur sapendo di avere alternative forti e competitive. Poi, come sempre nello sport, non possiamo che augurarci che vinca il migliore”.
Gianni Zonin, presidente della Banca Popolare di Vicenza e imprenditore mondiale del vino, è il presidente dell’Executive Board che affianca il Comitato promotore per la candidatura di Cortina d’Ampezzo. Nel corso del collegamento da New York, Zonin ha fatti i primi nomi di quanti hanno già accettato di far parte dell’Executive Board. Si tratta di Luigi Abete, Innocenzo Cipolletta, Ennio Doris, Antonio Mastropasqua, Andrea Monorchio, Gianfranco Zoppas. “Mi riprometto – ha detto Zonin – di completare entro pochi giorni la lista”.
Presentata candidatura Cortina mondiali di sci 2017Positivi i commenti del mondo politico. Per Sergio Reolon, consigliere regionale veneto del PD, “il Partito Democratico veneto sostiene in modo convinto la candidatura di Cortina d’Ampezzo come sede dei campionati mondiali di sci alpino previsti per il 2017. Personalmente, si tratta di un sostegno che parte da lontano, da quando ho partecipato attivamente alla candidatura per il 2013. Si tratta di un’importantissima opportunità che può portare sviluppo alla montagna e a tutta l’area bellunese”.
Per il vicepresidente del Consiglio regionale veneto Matteo Toscani (Lega Nord) “sono convinto che Cortina abbia tutte le carte in regola per ospitare i Mondiali di sci alpino del 2017. Ho vissuto in prima persona la conclusione della precedente esperienza – afferma il consigliere regionale bellunese – terminata ad Antalya, in Turchia, nel 2010, con il secondo posto ottenuto dalla Regina delle Dolomiti. Da quanto ho potuto vedere, credo che quell’esperienza sia stata utile al comitato promotore, e non solo. C’è una consapevolezza diversa e una maggiore convinzione in tutti i soggetti coinvolti, dagli imprenditori alla politica, ad iniziare dalla Regione con il suo presidente Luca Zaia e dal comune con il sindaco Andrea Franceschi. Si è costituita una squadra che saprà ben sostenere la nostra eccellenza dolomitica e che potrà contare anche su un testimonial d’eccezione come Alberto Tomba. Nulla è scontato, ma i presupposti per una conclusione positiva ci sono tutti”.
Per un altro consigliere regionale bellunese, Dario Bond, capogruppo del PdL, “dobbiamo fare squadra e andare al di là delle singole appartenenze. La politica bellunese e tutte le componenti sociali ed economiche del territorio, devono essere in grado di dialogare con tutti i livelli, nazionali e internazionali. Questa volta – ribadisce Bond – dobbiamo portare a casa il risultato. Il Pdl si è già mosso da mesi, ottenendo l’appoggio dell’onorevole Franco Frattini, quando ancora era ministro degli Esteri. Ora dobbiamo andare avanti su questa strada tutti uniti”.
E’ stato vincente anche come testimonial Alberto Tomba, che, dopo il successo delle Olimpiadi invernali di Torino, spera di portare fortuna anche alla candidatura di Cortina d’Ampezzo ai Mondiali di sci del 2017. “Sono stato testimonial anche delle Olimpiadi invernali di Torino ed è andata bene: aspettiamo maggio, perché fare pronostici prima non è mai indicato, però…”’ si è lasciato andare Tomba e, ricordando che non è la prima volta che Cortina tenta di aggiudicarsi i Mondiali con le Olimpiadi del 1956 che si fa sempre più sbiadito nel tempo, Tomba ha fatto un parallelo metaforico proprio con lo sci: “diciamo che la prima manche è andata male, ma sono qui per cercare di dare una mano nella seconda, sperando di festeggiare a maggio, perché Cortina si merita questa opportunità. E non solo perché, ricordando l’esperienza personale, è proprio grazie ai sacrifici che ho fatto lì da bambino che sono riuscito ad emergere”.
Quanto alle avversarie, il campione bolognese prevede una “non facile lotta con Saint Moritz, mentre Are – ha osservato – mi sembra un po’ meno forte. Avendo girato il mondo, posso dire che qualcuno che ama l’Italia, anche tra gli stranieri, c’è: speriamo che sia davvero la volta buona”.