Il Governo Monti impugna dinanzi alla Corte costituzionale la legge finanziaria 2012 della provincia di Trento

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Lorenzo Dellai accordo pat telecom rete fibra ottica 1Dellai: “sono solo questioni procedurali che saranno superate facilmente”. Fugatti: “Dellai minimizza troppo la bocciatura del Governo”

Il Governo Monti ha deciso di impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale la legge finanziaria 2012 della Provincia autonoma di Trento, perché accusata di eccedere le proprie prerogative statutarie. Sul piano fiscale le eccezioni riguardano la riduzione dell’aliquota dell’imposta sulle assicurazioni Rc auto e la facoltà per i dipendenti dell’Azienda sanitaria di partecipare a progetti di solidarietà internazionale con aspettativa non retribuita ma coperta sul piano previdenziale. Si conferma dunque la ‘linea dura’ in atto già da qualche anno a Roma, una linea di massimo rigore nel contenimento degli spazi di autonomia legislativa, così come aveva già fatto il Governo Berlusconi. Il Governo Monti si appella nella maggior parte degli articoli impugnati alla presunta violazione della materia di ‘ordinamento civile’ che l’articolo 117 della Costituzione riserva allo Stato. In altri casi si chiamano in causa altre materie su cui può legiferare solo Roma, come il ‘sistema tributario’ oppure la ‘tutela dell’ambiente e dell’ecosistema’. In riferimento a quest’ultima area normativa vengono cassate le norme della finanziaria provinciale che prevedono la regolarizzazione ex post di operazioni di smaltimento rifiuti non pericolosi e la gestione di terre e rocce da scavo in difformità delle direttive della stessa Provincia autonoma. L’ordinamento civile riservato al legislatore statale è chiamato in causa invece per una serie di norme, compresa quella che per la figura del direttore dell’Istituto Cimbro autorizza l’affido dell’incarico a persona non in possesso di tutti i requisiti di cui alla legge provinciale, purché sia giudicato professionalmente adatto al ruolo.
Il presidente della provincia di Trento, Lorenzo Dellai minimizza la portata del ricorso: “si tratta perlopiù di impugnative di carattere tecnico-giuridico. Nei prossimi giorni cercheremo di chiarire le cose con il Governo prima di affrontare, eventualmente, la Corte costituzionale”. Per Dellai “non è la prima volta peraltro che il Governo “mette sotto osservazione” la legge Finanziaria. Già nella fase istruttoria gli uffici di palazzo Chigi si erano interessati ad alcuni articoli, diversi rispetto a quelli impugnati ora. Il Consiglio dei Ministri – sottolinea Dellai – aveva però ritenuto soddisfacenti le spiegazioni fornite dalle strutture di piazza Dante”. Riguardo agli articoli impugnati ora, Dellai ricorda che si tratta perlopiù di impugnative di tipo tecnico-giuridico: “la Provincia è già al lavoro per chiarire le proprie posizioni con il Governo. Siamo certi peraltro che se si arrivasse al giudizio la Corte ci darebbe ragione, perché le decisioni assunte dalla Provincia sono perfettamente in regola con le prerogative autonomistiche”.
Maurizio FugattiSarà, ma l’impugnazione del Governo Moti della legge finanziaria della provincia di Trento dà il destro ad una sferzante critica da parte del deputato Maurizio Fugatti, segretario della Lega Nord Trentino: “la decisione del Governo di impugnare la finanziaria della Provincia è stata accolta sottotono dal presidente Dellai, che ha sminuito e minimizzato la questione. D’altronde le cose sono cambiate rispetto a qualche mese fa quando governava il centrodestra; all’epoca, infatti, i toni usati da Dellai di fronte ad un’impugnativa del Governo erano del tutto diversi. Oggi, invece, il tutto si risolve con la espressione salomonica ‘quisquiglie giuridiche’” A giudizio di Fugatti vi sono “due pesi e due misure per la difesa dell’autonomia trentina, in base al colore del Governo che è in carica a Roma e  ciò che fa riflettere è che queste impugnative avvengano pochi giorni dopo l’incontro del presidente Dellai con il presidente Monti, che era stato entusiasticamente descritto da Dellai come l’inizio di un percorso di collaborazione tra la Provincia di Trento e il Governo romano”. Per Fugatti “se la collaborazione parte con queste impugnative, possiamo dire che l’orizzonte per la nostra autonomia proprio così limpido non è!”