Commissioni per le emissioni di buoni pasto: protesta della Fipet Trentino

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Massimiliano Peterlana
Massimiliano PeterlanaPeterlana: “eccessivi i ricarichi pretesi”

Fiepet Confesercenti del Trentino contro le società di emissione e gestione dei buoni pasti. Secondo l’esperienza del presidente Massimiliano Peterlana e di molti pubblici esercizi associati, ormai da diversi mesi le società emettitrici modificano a loro discrezione le percentuali delle commissioni e le modalità di pagamento, senza coinvolgere e rispettare il contratto in essere con il ristoratore convenzionato.
Gli esercenti Fipet lamentano come i tempi di liquidazione e le commissioni applicate vengono cambiati senza preavviso, provocando problemi e danni per le attività economiche di bar, pizzerie, ristoranti e tavole calde. “La situazione sta diventando insostenibile per le nostre aziende – afferma Peterlana – e se non si trova una soluzione condivisa e positiva, siamo pronti a non accettare più i buoni pasto dai clienti. Chiediamo alla Provincia di attivare un tavolo di confronto con i rappresentanti locali delle aziende di emissione dei buoni pasto per arrivare a un accordo che tuteli i clienti ma, soprattutto, le nostre imprese che si vedono costrette a fare i conti con pagamenti in ritardo rispetto ai contratti firmati e con cambi di percentuale al rialzo rispetto a quanto pattuito”.
Gli esercenti lamentano in particolare il rincaro delle commissioni con punte che arrivano al 9%, l’allungamento dei pagamenti che comporta a sua volta problemi per gli esercenti nel rispettare gli obblighi nei confronti di fornitori, personale e del fisco, oltre ai costi annuali di gestione dei terminali per i buoni elettronici