Sondaggio Winenews-Vinitaly sulle destinazione enogastronomiche preferite

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spumante trento doc stappamento con uscita vino 1Toscana, Piemonte, Veneto: le mete 2011 degli eno-appassionati. Il 2012? Oltre a mete classiche, l’89% sogna di andare in Sicilia e Puglia per eno-acquisti, visite di cantine, enogastronomia. Male il Trentino

La testata di enoappassionati Winenews in collaborazione con la maggiore fiera del settore enologico al mondo, Vinitaly, ha realizzato uno studio sulle destinazioni preferite degli amanti del mondo del vino, da cui è emerso che nel 2011 le destinazioni preferite sono Toscana per il 27% degli eno-appassionati, Piemonte per il 26% e Veneto per il 12%, ovvero le regioni più famose dell’Italia del vino. Per il 2012 il sondaggio anticipa delle sorprese: accanto alle mete più classiche, gli eno-appassionati sognano di andare in Sicilia e Puglia, alla scoperta di quei territori del vino, protagonisti di una vera e propria ascesa negli ultimi anni, grazie anche ad un passaparola sempre più diffuso, soprattutto sul web, tra i cultori di Bacco e non solo, perché la passione per l’enogastronomia non è l’unica motivazione di viaggio, ma si intreccia con quella per l’arte, l’ambiente, lo sport ed il wellness. Il sondaggio di Winenews.it e Vinitaly ha coinvolto 1.115 “enonauti”, ovvero appassionati già fidelizzati al mondo del vino e del web, il 78% dei quali nel 2011 ha fatto un viaggio in un territorio del vino in Italia, per assaggiare vini e sapori locali (56%), e che l’89% vorrebbe replicare anche nel 2012, per fare shopping di bottiglie (97%) e visitare cantine (85%).
Dalla ricerca emergono anche ombre, specie attorno all’accoglienza in cantina: bocciata dal 58% degli “enonauti”.
Il turismo del vino in Italia ha numeri importanti (5 miliardi di euro l’anno di giro d’affari e 3 milioni di eno-turisti solo italiani – dati Città del Vino/Censis – , il 70% under 50) e dopo anni di crescita continua ed essersi ormai destagionalizzato, rappresenta una leva importante della voce turistica italiana. La conferma arriva dai risultati del sondaggio Winenews-Vinitaly: il 78% degli “enonauti” nel 2011 ha fatto un viaggio in un territorio del vino italiano, e il 27% ha scelto come meta prediletta la Toscana, la più preferita tra le destinazioni, seguita da vicino dal Piemonte (26%) e dal Veneto (12%), che incalza, e dal Trentino molto distaccato (9%). Tra le mete con maggiore interesse ci sono anche Lombardia, Sicilia e Umbria con il 7%, e buone performance registrano anche Alto Adige, Friuli, Marche e Puglia, scelte dagli enoappassionati per assaggiare vini e sapori del territorio (56%), scoprire le bellezze storico-culturali (22%) e ammirare il paesaggio (16%). E, tra le motivazioni di viaggio, oltre al fatto di approfittare delle vacanze, magari con la famiglia, per scegliere come meta un territorio del vino per soddisfare anche la propria passione, c’è la volgia di far assaggiare le proprie etichette preferite ai compagni di viaggio, cogliere l’occasione di andare ad un evento enogastronomico e soddisfare finalmente la curiosità di conoscere produttori storici e famosi o per vedere la cantina ed i vigneti dove nascono i propri vini del cuore.
VinoCulti b - Ass. Tur. Tirolo 1Una tendenza già in atto, ma che troverà conferma nel 2012, visto che, l’89% degli “enonauti” che dichiara di voler fare un viaggio in un territorio del vino, sogna di andare non solo in Piemonte (20%) e in Toscana (19%), mète classiche che restano comunque le preferite, incalzate da territori in ascesa nei desideri di viaggio, come Sicilia (10%) e Puglia (8%), Lombardia e Friuli (7%), Trentino e Veneto (6%), Sardegna e Umbria (5%). E, una volta sul territorio, praticamente tutti gli enonauti (97%) dichiarano di acquistare vini del territorio e l’85% di andare a visitare una cantina.
La maggior parte degli amanti del buon bere (58%), ritiene però che l’offerta eno-turistica delle aziende del vino italiano – intesa come accoglienza in cantina, pacchetti di viaggio, visite guidate e degustazioni – non sia sufficientemente sviluppata, a fronte di un 42% che si ritiene soddisfatto.
Per i viaggi nei territori del vino, la maggioranza degli eno-appassionati (47%) mette a disposizione un budget non trascurabile di oltre 300 euro a persona tutto compreso (dal trasporto al pernottamento alla ristorazione, buona parte dei quali ricadono sul territorio visitato e che molto spesso si trasformano in multipli, visto che l’eno-appassionato non viaggia quasi mai da solo), il 25% da 200 a 300 euro, il 17% da 100 a 200 euro e l’11% fino a 100 euro, anche se, ovviamente, dipende dalla mèta, ma spesso, al seguito c’è tutta la famiglia. Ma gli eno-turisti non si fanno trovare “impreparati”: prima di partire, confrontano offerte, prezzi e qualità delle destinazioni in tempo reale grazie al web – dove ormai il 30% organizza la propria vacanza – e lo fanno 6 volte di più della media nazionale.
Infine, il profilo tipico dell’”enonauta” secondo Winenews: prevalentemente maschi (82%), il 54% di loro ha un’età compresa tra i 30 e i 45 anni (a seguire, il 26% tra 18 e 30 anni ed il 17% tra 45 e 60 anni). Hanno un elevato titolo di studio (l’85% possiede il diploma di scuola media superiore o la laurea), e godono di un livello socio-economico medio alto (dirigente, imprenditore, bancario, avvocato, commercialista, ingegnere, medico, architetto, giornalista, commerciante, ecc.). Una fascia di clientela d’oro da valorizzare e fidelizzare il più possibile.
Che bilancio fare della ricerca condotta da Winenews/Vinitaly? Una cosa emerge in tutt’evidenza: spesso gli enormi sforzi promo pubblicitari sostenuti da enti pubblici territoriali e consorzi di produttori lasciano il tempo che trovano. La regione Friuli Venezia Giulia ha già invertito la rotta, mentre il Trentino è ancora in mezzo al guado, mentre il Veneto ha imbracciato con decisione la valorizzazione della Pedemontana veneta, zona d’antonomasia enologica.