Crisi dell’edilizia: l’assessore della regione Veneto Donazzan visita l’impresa Sartori a Rosà

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Elena Donazzan
Elena Donazzan“Crisi drammatica, persi 5.000 occupati in un anno. Indispensabile cambiare le normative e assicurare velocità, certezza e stabilità nel credito”

In un anno, dal 2010 al 2011, nel settore dell’edilizia in Veneto, hanno chiuso 175 imprese con una perdita di 5.000 occupati. Erano 181.000 le imprese edili nel terzo trimestre 2010, calate a 176.000 in quello 2011. Lo ha reso noto l’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, che a Rosà (Vicenza) ha incontrato la stampa nella sede dell’azienda edile di Simone Sartori che recentemente ha affisso in diversi luoghi pubblici di Rosà, Cittadella e altri comuni limitrofi, un manifesto per segnalare la drammaticità della situazione propria (-45%-50% commesse negli ultimi  tre anni) e del settore in generale. Il manifesto, in sintesi, offre a chiunque indichi un’opera edile da eseguire una ricompensa dell’1% sul valore della commessa.
Erano presenti, oltre a Donazzan, il titolare dell’impresa Simone Sartori e il Sindaco di Rosà e deputata Manuela Lanzarin.
“I dati sull’edilizia sono gravi – ha detto Donazzan – e ancora più gravi se si pensa a tutto l’indotto che dipende da essa. L’edilizia, in tempo di crisi, è il primo settore a fermarsi e l’ultimo a ripartire. Quindi dobbiamo fare il possibile perché rimanga in vita, applicando tutti quei correttivi necessari per la sua ripresa. Inoltre, si affaccia ora pericolosamente la corruzione, elemento di ulteriore preoccupazione che ci è segnalato dalle stesse imprese in difficoltà”. Le soluzioni possibili a situazione critica secondo l’assessore regionale al lavoro “sono complesse ma ci sono indicate proprio dagli operatori del sistema, dall’ANCE in particolare e da imprese come Sartori. Si devono cambiare alcune normative a livello nazionale, dare un  cambio di rotta ad alcuni correttivi che devono essere messi in campo nel settore pubblico a partire dal sistema degli appalti, far sì che la pubblica amministrazione  alle gare d’appalti affianchi strumenti utili per le imprese quali la velocità nell’assegnazione; inoltre non ci devono essere dubbi sulla chiarezza e certezze delle procedure e deve esserci una certificazione vera per queste imprese”.
Manuela Lanzarin, componente della VIII commissione parlamentare lavori pubblici, ha affermato che il Parlamento ha all’esame alcune proposte di legge importanti per il settore, tra cui quella per la disciplina all’accesso della professione edile ora in Senato, e la nuova iniziativa legislativa concordata con le associazioni di categorie che porta migliorie al settore e semplifica alcune procedure; “bisognerà inoltre – ha concluso concordemente con Donazzan – riscrivere un nuovo codice per gli appalti per dare quella sicurezza normativa di cui c’è bisogno”.