Coletto: “cresce la sensibilità della popolazione verso la donazione”
Nel 2011, in Veneto sono stati effettuati 427 trapianti d’organo, pari a circa il 15% dei 2.940 a livello nazionale. I dati emergono dal confronto tra il rapporto nazionale diffuso nei giorni scorsi e quello del Veneto, reso noto oggi dall’assessore regionale alla sanità Luca Coletto. “E’ confortante – sottolinea l’assessore – che un settore salvavita come questo sia cresciuto su scala nazionale sino a collocare l’Italia al terzo posto in Europa, ed è motivo d’orgoglio per il sistema trapianti del Veneto constatare come il nostro apporto sia stato determinante. E non si tratta del solo numero assoluto – aggiunge Coletto – ma anche di altri indicatori significativi, come il crollo delle opposizioni a donare passate da oltre il 30% del 2010 al 15,6% del 2011 (il 28,3% su scala nazionale), ben al di sotto di quello della Spagna, considerato il più virtuoso; l’aumento dei trapianti da donatore vivente, la grande crescita della raccolta di tessuti, ed in particolare delle cornee, che hanno soddisfatto quasi il 50% del fabbisogno nazionale”.
Nel 2011, i donatori segnalati dalla rete delle rianimazioni sono stati 173 (gli stessi del 2010), quelli utilizzati dopo i rigidi controlli scientifici sono stati 110 (12 in più sul 2010). 222 sono stati i trapianti di rene; 44 quelli di rene da vivente; 36 di cuore, 96 di fegato; 10 di pancreas e 19 di polmone. Attualmente in lista d’attesa nel Veneto ci sono 1.012 pazienti: 625 aspettano un rene, 104 un cuore, 167 un fegato, 10 un pancreas, 108 un polmone. Per Coletto, “questi dati testimoniano l’importanza della ricerca e dei risultati raggiunti nel settore del trapianto da donatore vivente, ma anche l’insostituibilità delle azioni di sensibilizzazione e informazione che in Veneto vengono portate avanti dalla Fitot, dal Corit e dalle organizzazioni del volontariato a cominciare dall’Aido”.
Particolare importanza, nel 2011, ha avuto in proposito la campagna Fitot di raccolta fondi per la ricerca contro il rigetto dell’organo trapiantato, con 3 diversi progetti portati avanti dai ricercatori del Corit. “Come si vede dalle liste d’attesa – dice Coletto – la carenza di organi è ancora molto elevata: per questo ricerche come quella contro il rigetto e per lo sviluppo del trapianto da donatore vivente sono veri e propri fiori all’occhiello del Veneto”. Un fiore all’occhiello della struttura veneta è la donazione e la raccolta di tessuti. In questo settore, il numero di donatori è passato dai 2.219 del 2010 ai 2.470 del 2011, con il record dei donatori di cornea che sono stati 2.016 contro i 1.796 del 2010.
La sanità veneta ha visto nel 2011 la nomina del trapiantista padovano Paolo Rigotti (la prima volta di un veneto) alla guida del Nord Italian Transplant, una delle più importanti reti trapiantistiche d’Europa: “un sistema di eccellenza fatto di uomini, tecnologie e capacità di coordinamento che funziona molto bene – conclude Coletto – e che richiede altissime professionalità, un’organizzazione perfetta ed il sacrificio di tanti operatori, se solo pensiamo che ogni trapianto attiva non meno di 100 persone, tutte altamente specializzate e disponibili pressoché 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. A tutti loro va il nostro più sincero grazie”. I Centri trapianto operanti in Veneto sono 4: Padova (cuore, polmone, fegato, rene-pancreas); Verona (cuore, fegato, rene, polmone); Treviso (rene); Vicenza (rene).