Il nuovo presidente di LegaCoopBund dell’Alto Adige ricevuto dall’assessore all’edilizia e vicepresidente della Giunta provinciale di Bolzano Christian Tommasini

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Alto Adige LegacoopbundHeini Grandi succede ad Alberto Stenico

Il vicepresidente della provincia di Bolzano, Christian Tommasini, assessore provinciale all’edilizia abitativa, ha ricevuto la visita di presentazione ufficiale del nuovo presidente di LegaCoopBund Alto Adige, Heini Grandi. Grandi era accompagnato dall’ex presidente Alberto Stenico e dal neo direttore Stefano Ruele. La visita rientra in una serie di incontri di presentazione a livello istituzionale, con i rappresentanti della politica, i sindacati e le associazioni economiche locali.
Il neo direttore di LegaCoopBund, Stefano Ruele, responsabile per il settore delle cooperative edilizie (ne associa 67 per 750 soci) ha posto in evidenza la necessità di abbreviare l’iter burocratico per la messa a disposizione delle aree edilizie per soddisfare le esigenze abitative dei soci. Un parere condiviso dallo stesso vicepresidente della Provincia Tommasini che ha sottolineato come anche la Provincia abbia difficoltà nel reperire le aree per realizzare i programmi edilizi approvati; da qui la proposta di inserimento nella riforma edilizia della possibilità per la Provincia di intervenire qualora i Comuni siano inadempienti. Inoltre, secondo Tommasini, si deve giungere a nuove tipologie dell’abitare per fornire risposte adeguate alla mutata struttura della famiglia ed alle nuove esigenze della società in forte evoluzione. A tal fine, come ha ricordato, si sta cercando nuovi strumenti; sarebbe opportuna la partecipazione anche del mondo cooperativo a questa sfida, come ha ribadito.
Parlando degli imminenti bando e graduatoria per la nuova area di espansione nel quartiere bolzanino Casanova, il Lotto C, con 50 alloggi per il ceto medio e 50 per l’edilizia cooperativa tradizionale, il vicepresidente Tommasini ed i rappresentanti di LegaCoopBund hanno convenuto sull’opportunità di giungere ad una collaborazione (anche con le altre centrali cooperative) per implementare forme di housing sociale dove, accanto alla qualità abitativa, si aggiungano elementi che favoriscano la socializzazione e supportino il concetto di comunità.
Il movimento cooperativo ha evidenziato anche qualche problematica in ambito culturale, settore di competenza di Tommasini: per l’ex presidente di LegaCoopBund e membro del direttivo, Alberto Stenico, necessitano nuove modalità per il sostegno delle cooperative culturali. Legacoopbund ne conta 37 per complessivi 774 soci che, nelle diverse forme di rapporto di lavoro, occupano 1.470 persone (di cui il 71 per cento donne) con ricavi pari a circa 26 milioni di Euro. Sarebbe opportuno, come ha ribadito, che le cooperative mantengano il carattere d’impresa e che si giungesse alla sottoscrizione di convenzioni tramite gare d’appalto. Tommasini e Legacoopbund hanno convenuto sulla necessità di approfondire la tematica analizzando le esigenze finanziarie del terzo settore nell’ambito di incontri a livello tecnico con i funzionari dei Dipartimenti cultura della Provincia.