Anteprima Amarone 2012 a Verona

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Franco Manzatocon la più antica bottiglia di Amarone

Franco Manzatocon la più antica bottiglia di AmaronePresentata l’annata 2007 di uno dei più importanti vini del NordEst tipico del circondario di Verona

Chi lo ha già assaggiato, in preparazione delle degustazioni di Anteprima Amarone del 28 e 29 gennaio al Palazzo della Gran Guardia a Verona, dice che mai come quest’anno la zona di produzione ha determinato differenze così evidenti in termini sia aromatici sia di struttura, ma soprattutto di carattere e personalità.
È il frutto evidente della profonda interazione tra territorio e annata”, spiega Daniele Accordini, direttore della Cantina di Negrar – “il 2008, in effetti, non è stato climaticamente facile e i viticoltori hanno dovuto mettere tanta della loro esperienza”.
Le annate calde come quella del 2008 privilegiano maggiormente alcune tipologie di territorio rispetto ad altre. Il risultato è che i vini prodotti nelle zone dove il caldo è stato più intenso per effetto delle condizioni pedologiche “esprimono – dice Luigino Bortolazzi, presidente Assoenologi Sezione Veneto Occidentale – note di frutta matura, mentre quelli delle zone più fresche hanno note vegetali, sono speziati, importanti, con tannini meno maturi”.
Il 2008 dà quindi la possibilità di cogliere meglio le diversità territoriali, andando incontro al consumatore tipo dell’Amarone: evoluto, in grado capire lo stile espresso dalle cantine e il metodo di produzione, ma desideroso di approfondire le differenze tra le varie zone di produzione, che per l’Amarone sono 6, tante quante le vallate che per 20 km in linea d’aria da ovest ad est scendono dalla fascia pedemontana della provincia di Verona.
“Il 2008 non è annoverato tra le grandi annate – dice Emilio Pedron, presidente del Consorzio Valpolicella – ma è interessante perché bisogna tener conto del fatto che l’Amarone ha due momenti fondamentali: raccolta e appassimento. Se la prima non si presenta in modo ottimale a volte è la seconda a dare esiti sorprendenti”.
Esiti che fanno dell’Amarone 2008 un vino di grande pregio, da scoprire in tutte le sue sfaccettature grazie anche alla mostra fotografica protagonista dell’allestimento scelto quest’anno per Anteprima Amarone.
Alla manifestazione ha partecipato anche l’assessore regionale all’agricoltura, Franco Manzato: “il Veneto è a livello mondiale un incredibile ed eccellente modello produttivo. Ho voluto esserci per testimoniare personalmente l’attenzione nei confronti del nostro migliore vino rosso che, soprattutto nell’ultimo ventennio, si è affermato ai vertici dell’apprezzamento mondiale. Una novità relativamente recente, che ha meno di un secolo, ma che si consolida sempre più come must, con salde radici nella tradizione enologica plurimillenaria della Valpolicella, del veronese e del Veneto”.
Per Manzato, il Veneto enologico ha tre incredibili punte “per convincere i mercati che non c’è vino più caratterizzato e migliore al prezzo più competitivo: parlo dell’Amarone per i vini rossi, del Prosecco per gli spumanti e del Soave per i vini bianchi, che hanno la possibilità di fare una massa critica interessante. Dovremo creare una squadra per elaborare strategie di commercializzazione innovative all’altezza del merito dei nostri vini, rispetto ad un sistema mondiale di distribuzione molto concentrato e che rischia di essere l’arbitro unico delle sorti del prodotto. Non è possibile fare la strada necessaria senza la convinta e diretta partecipazione dei nostri operatori”.