Zorzato: “l’Agenda di Bolgna’ è il proseguio della ‘Carta di Venezia’”
“L’incontro che ha visto riuniti i rappresentanti delle regioni dell’Alta Italia è il risultato di un percorso partito nel 2007, con la firma della “Carta di Venezia”, per delineare un progetto comune di sviluppo e pianificazione del territorio, sulla base di un dialogo tra le diverse istituzioni regionali e nella prospettiva di una crescita di competitività nell’ambito dello spazio europeo”. Lo ha sottolineato il vicepresidente della regione Veneto, Marino Zorzato, a Bologna in occasione del Tavolo interregionale per lo sviluppo territoriale sostenibile dell’area Padano-Alpino-Marittima, in occasione del quale gli assessori alla pianificazione urbanistica, territoriale e paesaggistica delle Regioni del Nord Italia (Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e delle Province Autonome di Trento e Bolzano) hanno sottoscritto un documento d’intenti chiamato “Agenda di Bologna”. “La possibilità di lavorare in sinergia su questi temi – ha detto Zorzato – permette di approfondire un sistema di conoscenze integrato sulle dinamiche e le tendenze che riguardano lo sviluppo del territorio e di definire in modo condiviso politiche adeguate a contrastare la dispersione insediativa e garantire l’uso sostenibile del suolo, in linea con quanto auspicato dall’Unione Europea”.
Le caratteristiche morfologiche e culturali che accomunano l’Area Padano-Alpino-Marittima ne fanno un sistema fortemente interconnesso e con una robusta impronta identitaria: pèer Zorzato “l’opportunità di fare rete, mettendo a punto delle linee di pianificazione ragionate e condivise, nell’interesse comune, può consentire a questo territorio di fare un salto di qualità, presentandosi come un sicuro motore per il rilancio dell’economia nazionale ed europea”. Zorzato ha fatto rilevare come il Veneto stia lavorando in questa legislatura alla stesura di un piano territoriale con valenza paesaggistica, focalizzato su uno sviluppo sostenibile in un’ottica di competitività e di crescita innovativa. “Mi auguro quindi – ha concluso – che il documento firmato oggi possa costituire uno strumento prezioso per un governo condiviso delle risorse territoriali e paesaggistiche che ci appartengono e che, se opportunamente tutelate e valorizzate, potranno continuare a fare la soddisfazione ed il benessere delle generazioni future”.