Viaggio nell’eccellenza dell’industria friulana: Euro & Promos di Udine

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Sergio Bini e Adriano Luci

Sergio Bini e Adriano LuciIl presidente di Confindustria Udine, Adriano Luci, in visita al centro direzionale dell’azienda

“Un buon manifatturiero, se non ha alle spalle imprese di servizi all’altezza, non può essere efficiente. Quindi il mondo dei servizi è importante così come sono importanti queste tipologie di aziende”. E’ quanto ha dichiarato Adriano Luci, presidente di Confindustria Udine, nel corso della visita in Zona Industriale Udinese al nuovo centro direzionale della Euro&Promos Group, leader nazionale nel settore dei servizi di pulizia e logistica.
Accompagnato dal direttore dell’associazione, Ezio Lugnani, il presidente Luci, nel suo programma di visite alle imprese di eccellenza della provincia di Udine, ha fatto tappa alla dinamica e giovane realtà friulana che può contare su un fatturato annuo di 70 milioni di euro, 1.600 dipendenti in Friuli Venezia Giulia e 3.100 in Italia e clienti in 19 delle 20 regioni.
Il presidente Sergio Bini e il vice-presidente Alberto Sbuelz hanno potuto far ammirare alla delegazione confindustriale la modernissima sede di Euro& Promos Group, inaugurata nel novembre del 2010, con ben 8.000 metri quadri coperti, perfettamente in linea con le ambizioni dei dirigenti della cooperativa.
Nata nel 2007 dalla fusione delle due più importanti cooperative regionali, Eurocoop di Udine e Promos San Giacomo di Pordenone, Euro&Promos in questi anni, nonostante la crisi economica, ha avuto una crescita significativa operando con tre divisioni dedicate a pulizie civili e industriali, logistica integrata e servizi alla cultura quali catalogazione e informatizzazione di archivi bibliotecari e gestione di musei e aree archeologiche.
“Eppure – ha spiegato Bini –, se non cresciamo ancora, sia come numero di dipendenti che sotto il profilo patrimoniale, rischiamo di non essere abbastanza competitivi nel nostro settore. La politica delle aggregazione è la nostra strada obbligata così come quella di continuare ad essere ‘uomini di strada’, sempre pronti cioè a cercare nuovi mercati perché nessuno ci regala nulla”.   
Per Bini, anche nel settore dei servizi “la crisi si sente, ma è determinata non tanto dall’acquisizione delle commesse quanto piuttosto dal recupero dei crediti, soprattutto da parte degli enti pubblici (con cui Euro&Promos lavora per l’80% del fatturato), con una media dei pagamenti che nel comparto dei servizi si arriva a 150 giorni con picchi in taluni casi ben superiori all’anno. Da un lato abbiamo difficoltà ad essere pagati; dall’altro dobbiamo comunque adempiere ai contributi di legge per la manodopera impiegata. Bisogna davvero avere dei buoni polmoni finanziari per resistere”. Altra questione che assilla i vertici di Euro&Promos, è quella del massimo ribasso negli appalti: “una grande fetta di mercato ci è preclusa – ha affermato il vice-presidente Sbuelz -. Ci sono imprese poco strutturate e non sempre rispettose delle normative che offrono appalti sottocosto nell’ordine del 40-60%. Competere a queste cifre è una battaglia persa in partenza”. Oltre che un danno per un mercato ben funzionante.