Utilizzando celle ad ossidi, si può produrre energia elettrica e termica utilizzando gas metano con un’efficienza superiore al 90%
A Roncegno Terme si è parlato di futuro, di energia pulita e di innovazione. L’occasione è stata offerta dal doppio appuntamento della Filiera Crisalide: il seminario sulla micro cogenerazione e le nuove frontiere dell’energia con alcune fra le più importanti realtà italiane del settore, organizzato da Habitech – Distretto Tecnologico Trentino e dall’inaugurazione di “Isola Cogenerativa”, la centrale di nuova generazione prodotta da SOFCpower, impresa trentina con base nel Bic di Mezzolombardo.
Il seminario è stato l’occasione per dibattere sulle tecnologie energetiche emergenti e sulle prospettive di evoluzione fino al 2020 della rete elettrica, con la partecipazione di ricercatori ENEA, CNR ed RSE (Ricerca sul Sistema Elettrico) e dei responsabili dell’Agenzia Provinciale per l’Energia, di Trentino Network, della Fondazione Bruno Kessler, dell’azienda trentina SOFCpower e di Dolomiti Energia.
Il presidente della provincia di Trento, Lorenzo Dellai, ha riconosciuto come il progetto di centrale, guidato da Habitech con SOFCpower, sia un esempio di come “l’impegno della pubblica amministrazione porti aziende virtuose a mettere in produzione modelli di business avanzati e in grado di competere sui mercati internazionali”.
Il Commissario dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, Alberto Biancardi, ha riconosciuto al Trentino un ruolo di primo piano nel panorama nazionale e internazionale: “periodicamente il Trentino è in grado di creare progetti e iniziative di assoluto livello in un settore strategico per l’economia di domani”.
L’Isola Cogenerativa, inaugurata a Roncegno Terme, è una centrale che produce energia elettrica e termica con celle ad ossidi solidi. Il progetto nasce come idea a fine 2009. Il comune di Roncegno Terme voleva poter sperimentare, attraverso una tecnologia emergente, la possibilità di integrare nella rete elettrica diversi sistemi di cogenerazione, operando anche lo scambio sul posto altrove (SSA). La realizzazione del box, che raccoglie tecnologie d’avanguardia, è stata fatta nell’autunno-inverno 2011 ad opera di aziende prevalentemente trentine. L’isola cogenerativa è stata implementata attraverso un intervento dimostrativo e sperimentale, che consiste di fatto in una micro-centrale a cogenerazione della potenza di 6 kW termici e 3 kW elettrici utilizzando gas metano con un rendimento superiore al 90% (decisamente superiore al 35-40% dei normali impianti, ad un costo che si ipotizza di poco superiore a quello di una caldaia a condensazione alimentata a mentano).
Il sistema, interamente trasportabile e di dimensioni ridotte, permette di produrre energia termica da utilizzare per l’acqua calda sanitaria e per l’integrazione del riscaldamento funzionante con ventilconvettori, mentre l’energia elettrica verrà utilizzata per gli usi propri del magazzino o per lo scambio altrove, consentito dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) ai comuni con popolazione inferiore ai 20.000 abitanti e con efficienze di produzione molto elevate.