Dieci i concerti in cartellone con artisti dai diversi orizzonti
di Giovanni Greto
La diffusione e la valorizzazione della musica dell’Ottocento francese, colpevolmente dimenticata e trascurata, portò Nicole Bru, medico, ricercatrice ed imprenditrice, ad acquistare nel 2007 il Palazzetto Zane, per farlo diventare dal 2009 la sede del ‘Centre de musique romantique française’. L’edificio, situato a Venezia nel sestiere di S.Polo, non lontano dalla basilica dei Frari e vicinissimo alla Scuola Grande di S.Giovanni Evangelista, fu costruito fra il 1695 e il 1697 ed è stato per un secolo il luogo di svago – si chiamava casino Zane – del palazzo principale , oggi scuola ‘Livio Sanudo’, dal quale era separato da un giardino alla francese. La bottega di Baldassarre Longhena terminò nel 1682 la ristrutturazione voluta da Domenico Zane, morto nel frattempo nel 1672, il quale lasciò i propri beni e una collezione di libri e quadri al nipote Marino Zane. A costui si deve la costruzione del casino e della biblioteca, che oggi non esiste più nello stato originale. L’edificio ha una superficie di 800 metri quadrati, distribuiti su tre livelli. L’organizzazione dello spazio è tipicamente veneziana, con 16 stanze, tra cui una sala da concerto che può accogliere fino a 100 persone e le cui dimensioni corrispondono idealmente a quelle dei salotti ottocenteschi.
Il terzo anno di attività, partito lo scorso ottobre con la rassegna ‘Virtuosismi’, prosegue a febbraio con il festival ‘Le Salon Romantique’. Interpreti dei 10 concerti in cartellone nel mese di febbraio, saranno artisti dai diversi orizzonti, alcuni già noti al pubblico del palazzetto come il pianista Romain Descharmes (sabato 11) e il ‘Quatuor Combini-Paris (domenica 12), accanto a giovani talenti celebri sulla scena internazionale come Andrea Bacchetti (sabato 18), con l’obiettivo di presentare al pubblico una variegata panoramica di opere celebri e di rarità assolutamente misconosciute. Quasi tutti i concerti avranno luogo nel palazzetto Bru Zane, ad eccezione del primo, sabato 4, alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista e il penultimo, sabato 25, al Conservatorio di musica ‘Benedetto Marcello’, protagonista l’Ensemble Initium per soli strumenti a fiato.
Il concerto di apertura di sabato 4 febbraio è dedicato alla riscoperta delle cantate scritte per il ‘Prix de Rome’, un concorso musicale in epoca romantica. Creato nel 1666 da Colbert e Luigi XIV°, il premio, borsa di studio istituita dallo stato francese per gli studenti d’arte più meritevoli, si apre alla musica solo nel 1803, sotto l’influenza di Napoleone. E’ una gara musicale irta di difficoltà e norme, in cui l’ultima selezione prevede la messa in musica di un libretto di cantate. A Venezia si ascolteranno ‘Mèdèe di Georges Hùe (1858-1948), vincitore del premio nel 1879, ‘Judith’ di Paul Hillemacher (1852-1933), vincitore nel 1876, Frèdègonde di Max D’Ollone, (1875-1959), vincitore nel 1897, il quale, oltre che compositore era direttore d’orchestra e critico musicale. Accompagnate dal pianoforte di Stèphane Jamin, sveleranno la loro vocalità la soprano Katia Velletaz, i mezzosoprani Marie Kalinine e Jennifer Borghi, il tenore Philippe Do e il baritono Alain Buet. Una serata che si preannuncia interessante, con la consapevolezza di penetrare nello spirito dell’epoca.
Accanto alla musica dal vivo val la pena di sottolineare come il palazzetto Bru Zane si ponga all’attenzione per una serie di pubblicazioni, tra cui la collana Symètrie di opere antologiche e dizionari che vertono sul repertorio romantico francese e le sue istituzioni. E ancora, partiture e registrazioni discografiche in partenariato con diverse etichette impegnate nella riscoperta di opere rare del romanticismo francese, progetti didattici con concorsi per l’inserimento professionale dei giovani talenti e convegni. Infine, Il Palazzetto sostiene le istituzioni che hanno in deposito collezioni documentarie pertinenti al romanticismo musicale francese, affinché siano in condizione di valorizzarle e agevolare l’accesso agli studiosi e musicisti.