Sistri, basta con le proroghe

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rifiuti riciclaggio 1L’Associazione Gestori Rifiuti chiede un cambio di gestione. Un credito d’imposta per le aziende che hanno pagato il contributo Sistri

 

Dopo ripetuti test operativi dall’esito a dir poco deludente, il Governo ha deciso di disporre l’ennesima proroga di avvio del Sistema Informatico di Tracciabilità dei Rifiuti Speciali (Sistri) che sarebbe dovuto partire a pieno regime il prossimo 9 febbraio e che invece slitta al 2 aprile grazie al recente decreto “Milleproroghe” dello scorso dicembre (decreto legge n. 216/2011). Con lo stesso provvedimento si è spostato al 2 luglio 2012 il termine a decorrere dal quale sono obbligate ad iscriversi al Sistri le piccole imprese agricole che producono e trasportano i propri rifiuti pericolosi in modo occasionale e saltuario. E per quanto riguarda i produttori di rifiuti pericolosi fino a 10 dipendenti, manca ancora all’appello il decreto ministeriale che dovrebbe indicare la data di avvio del sistema per tale categoria di operatori (data che comunque non potrà essere antecedente al 1° giugno 2012). Insomma, resta tutto fermo.
CerrutoPreoccupata per le ripetute false partenze del Sistri, l’Associazione Gestori Rifiuti del Veneto AGR che, per bocca del suo presidente, avv. Salvo Renato Cerruto, dichiara come “sono inaccettabili e controproducenti questi continui rinvii. È giunto il momento che il Governo prenda una decisione che sia definitiva: se il sistema funziona deve partire. Ma se non funziona, due sono le soluzioni: o si introduce una moratoria in attesa che vengano risolti tutti i problemi, oppure si ritira definitivamente il progetto. Il rischio concreto è che questa situazione di prolungato stallo, operativo e normativo, paradossalmente vada ad agevolare proprio chi opera nell’illegalità”.
Sul tavolo resta la questione dei contributi Sistri pagati dalle aziende nel 2010 e nel 2011, importi differenti a seconda dell’attività svolta e della natura del rifiuto. Si calcola che le circa 300.000 aziende coinvolte abbiano sinora pagato oltre 70 milioni di euro tra quote di iscrizione e acquisto dei dispositivi informatici. L’AGR lancia una proposta al Governo: concedere un credito d’imposta pari al contributo Sistri sinora versato. “In questo modo” spiega il presidente Cerruto “e senza maggiori oneri per le finanze pubbliche, si introdurrebbe una misura compensativa di sgravio per le aziende che hanno pagato per iscriversi ad un sistema che ancora non funziona; e, allo stesso tempo, si eviterebbe l’avvio di azioni legali a catena per legittime richieste di rimborso”.
Sul fronte dei rifiuti, pare proprio che le proroghe abbiano spostato alcuni problemi ma ne abbiano fatto nascere altri.