Tempi lunghi nei pagamenti del comparto sanitario alle aziende fornitrici? L’Usll 7 del Veneto paga in media a 60,5 giorni

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Angelo Del Favero
Angelo Del Favero

Angelo Del FaveroUn esempio virtuoso sottolineato dal direttore generale Angelo Del Favero

Tempi di pagamento lunghi da parte del comparto sanitario italiano nei confronti delle aziende fornitrici come evidenziato dallo studio condotto dalla Cgia di Mestre? Si, ma non per tutti. Nel 2011, l’Ulss 7 del Veneto ha pagato i fornitori, mediamente, dopo 60,5 giorni: questo il tempo medio per liquidare le 24.273 fatture relative a beni e servizi del 2011, per un importo totale di poco meno di 156 milioni di euro. Lo rileva la stessa azienda sanitaria trevigiana la quale sottolinea che in un panorama nazionale in cui, come evidenzia lo studio della Cgia di Mestre, ci sono aziende sanitarie che arrivano a pagare i fornitori anche dopo 4 anni, l’Ulss 7 si contraddistingue per essere tra le più virtuose, sia a livello regionale che nazionale, nel rapporto con i fornitori.

Per il direttore generale dell’Usll 7, Angelo Del Favero, “dietro questo risultato c’è una strategia di bilancio e degli investimenti estremamente accorta che ci permette di avere la giusta disponibilità di cassa. Per quanto riguarda le politiche di bilancio va ricordato che, negli ultimi 5 anni, non abbiamo mai chiuso con il bilancio ‘in rosso’. Un risultato – prosegue – ottenuto lavorando su più versanti: sul fronte del contenimento della spesa abbiamo chiuso i piccoli ospedali e razionalizzato reparti e servizi di quelli rimasti; sempre in un’ottica di razionalizzazione abbiamo acquistato un ospedale privato, il ‘De Gironcoli’, integrandolo con gli altri due presidi esistenti, quello di Conegliano e quello di Vittorio Veneto, e creando un ospedale unico distribuito su tre sedi”.

Sempre sul fronte del contenimento della spesa, aggiunge Del Favero, “importante è stato anche il grosso lavoro svolto in relazione alla ‘medicina territoriale’, per governare la spesa farmaceutica e specialistica. Per quanto riguarda, invece, gli investimenti, oltre 100 milioni negli ultimi 4 anni, non sono stati fatti per cassa, privando i fornitori del dovuto, bensì con l’alienazione del patrimonio edilizio non destinato a finalità sanitarie, utilizzando i migliori strumenti finanziari, innovativi ma non penalizzanti per l’Ente pubblico”. Del Favero cita l’esempio del nuovo polo chirurgico di Conegliano, per realizzare il quale si è fatto ricorso al leasing immobiliare in costruendo, pagando un tasso del 2% annuo sui 50 milioni di euro di investimento. L’impegno dell’Ulss 7 – conclude Del Favero – è di contenere entro i 60 giorni medi il pagamento dei fornitori anche nel 2012, strategia, questa, che consente notevoli risparmi anche sul piano delle condizioni di acquisto”. Un esempio che, speriamo, non rimanga troppo a lungo isolato.