Orari prolungati di apertura dei negozi? Spesso è un boomerang

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Studio di Confcommercio Padova che sfata un mito. Anche dal Trentino Alto Adige barricate contro la liberalizzazione selvaggia

Sfatare il mito del sempre aperto, consacrato dai film americani ambientati a New York dove il negozietto gestito dal coreano di turno, aperto alle 3 di notte, è funzionale alla sparatoria che metterà il protagonista nella condizione di diventare un supereroe. Lo fa l’Ufficio Studi di Confcommercio di Padova, sottolineando che se per New York l’apertura notturna è reale, per il resto del mondo è una bufala.

Secondo i commercianti di Padova, a Londra Harrod’s, dove notoriamente si può comprare dall’ago all’elefante, apre dal lunedì al sabato dalle 10 alle 20 e la domenica dalle 12 alle 18. Nel resto del Regno Unito, salvo le sempre ovvie eccezioni, si apre alle 10 per chiudere alle 18, fatto salvo il giovedì, quando i negozi allungano l’orario fino alle 20. A Parigi, la ‘ville lumiere’, la città che più di ogni altra fatica a distinguere il giorno dalla notte, i negozi aprono dalle 9 alle 19 e i grandi centri commerciali allungano l’orario fino alle 20 o, al massimo, alle 22. A Barcellona, dove le vie dello shopping sono state il sale per lo sviluppo della movida, l’orario dei negozi è quanto di più mediterraneo ci si possa aspettare: si apre alle 10 per chiudere alle 14 e poi si riapre alle 16.30 per chiudere alle 20. Unica concessione, per i centri commerciali, la rinuncia alla siesta. Ne va meglio più a nord: dalle 7 alle 18.30 è l’orario canonico di Bruxelles, capitale europea oltre che del Belgio, mentre a Berlino si possono fare acquisti tra le 8 del mattino e le 8 di sera. Il sabato, poi, chiusura alle 16 che diventano le 18 sotto Natale. La ‘libertaria’ Amsterdam avrà anche le ragazze in vetrina, ma anche i supermercati chiudono alle 20, mentre la domenica si possono fare acquisti tra le 13 e le 17. Si commercia dalle 8 alle 18.30 a Vienna, ma al sabato l’orario di chiusura è normalmente fissato alle 12, con qualche deroga fino alle 17.

Il panorama non cambia di molto sulla ‘East Cost’ degli Stati Uniti: a Los Angeles, in quel Rodeo Drive che tutti hanno imparato a conoscere grazie a Julia Roberts in versione Pretty Woman, si apre alle 10 e si chiude alle 18. A Sydney, in Australia, 10-18 è la normalità, col giovedì che allunga fino alle 20 e la domenica che apre una finestra tra le 11 e le 17. Infine, Tokyo, dove la maggior parte dei negozi resta aperta tra le 10 e le 20, e persino Hong Kong, dove si lavora praticamente sempre, i negozi chiudono alle 19, con qualche zona che li vede aperti fino alle 21.30, specie nei fine settimana.

Fernando Ziglio“Mi chiedo – commenta lo studio il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Fernando Zilio – quale sia l’esigenza per avviare una ‘via italiana’ allo shopping che non ha riscontri in nessun altro Paese del mondo. Mi sembra un po’ la stessa storia dei metri quadrati della grande distribuzione che qualcuno ci voleva far credere fossero più in Europa che nel Veneto. E invece, con i nostri 465 mq per mille abitanti – conclude – rischiamo di essere noi i recordman continentali”. Sul tema della liberalizzazione degli orari del commercio scendono in campo gli amministratori delle province di Trento e di Bolzano, che non credono affatto che la proposta del Governo Monti sia il toccasana per il rilancio dell’economia, anzi: rischiano di mettere in crisi tante aziende a conduzione familiare che non potranno competere con la grande distribuzione organizzata, subendo ancora più di oggi il maglio della concorrenza. Proprio per questo, Trento e Bolzano vogliono fare valere le loro competenze primarie i fatto di regolamentazione del commercio, pronti ad impugnare le norme centrali dinanzi alla Corte costituzionale per violazione dello Statuto speciale di autonomia.