Bilancio di fine anno dell’Associazione artigiani della provincia di Bolzano

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2012: grandi sfide per l’artigianato

In un’epoca di crisi del debito e delle varie manovre di risparmio, la situazione dell’artigianato non si farà di certo più semplice, ma l’Associazione Provinciale dell’Artigianato (APA) di Bolzano guarda al 2012 con fiducia. Fanno ben sperare la buona situazione economica dell’Alto Adige (nel confronto generale), da una parte, e il fatto che “dall’altra parte, le aziende possano puntare sul lavoro e sui punti di forza sviluppati fino ad ora”, come dichiara Gert Lanz, presidente dell’APA. Nell’ambito delle crisi internazionali, le piccole e le medie imprese artigiane si sono sempre rivelate fattori di stabilità importanti per la Provincia. “La fiducia nei piccoli circuiti economici dovrà essere ulteriormente rafforzata nel 2012”, sostiene Lanz. L’associazione vuole enfatizzare questo obiettivo con il motto dell’anno: “Le aziende a conduzione familiare pensano in termini generazionali”.

Artigianato, anello di congiunzione tra economia e valori

L’artigianato altoatesino è stato un pilastro portante per l’economia anche nel 2011: 13.075 imprese, per un totale di 43.747 unità impiegate, esercitano un’attività artigianale primaria o secondaria. In Alto Adige l’artigianato annovera ben un terzo di tutte le aziende attive e rappresenta il 18,4% dell’occupazione totale. Con 2,4 miliardi di euro, il settore contribuisce per il 15,4% al valore aggiunto totale e occupa un ruolo fondamentale nella formazione: il 54,5% degli apprendisti, su un totale di 4.179 (più di un apprendista su due), viene formato in un’azienda artigiana. Per Lanz “l’artigianato svolge inoltre una funzione essenziale nell’ambito dei servizi utili alla vita sociale: pensiamo a mestieri come quello del macellaio, del fornaio, del parrucchiere o del meccanico”.

Al di là dei dati economici di riferimento, il settore garantisce anche altri servizi, di difficile trasposizione numerica. “L’artigianato è ben radicato nella nostra Provincia”, afferma Martin Haller, vicepresidente dell’APA. Quasi ogni paese dispone di una zona artigianale con aziende che generano gettito fiscale, posti di lavoro e opportunità per apprendisti. “Soprattutto in tempi di crisi, queste aziende fanno sì che il valore aggiunto rimanga in loco”, sottolinea Haller. Il motto dell’associazione (“Le imprese familiari pensano in generazioni”) enfatizza anche questi aspetti. “Vogliamo che il valore dell’artigianato sia ben chiaro a tutti: contribuisce enormemente all’economia e, allo stesso tempo, è al servizio della società, delle tradizioni e della stabilità economica”, spiega Haller.

Massima importanza per il 2012

Dati i numerosi provvedimenti emanati a cadenza mensile, è difficile prevedere le condizioni quadro nei prossimi anni. “Alla luce delle previsioni economiche, che parlano di recessione in Italia, la crescita zero annunciata in Alto Adige può essere considerata una buona notizia”, afferma Lanz che esamina anche i principali aspetti finanziari ed economici del momento.

Effetti della manovra finanziaria

La manovra del governo Monti comporta un grande onere per l’artigianato. “Dobbiamo utilizzare i margini di gioco derivanti dalla nostra autonomia, per ridurre l’imposta comunale sugli immobili (IMU)”, afferma il presidente dell’APA, Lanz. I contributi pensionistici per gli artigiani aumenteranno del 20% circa; il settore dei trasporti dovrà fronteggiare l’incremento dei costi del gasolio e l’aumento dell’IVA previsto frenerà i consumi. A questo proposito, Lanz chiede alla Provincia di “utilizzare tutte le sue competenze autonomistiche per ridurre sulle imprese locali l’impatto del rincaro delle accise sui carburanti, allargando l’attuale fascia confinaria degli sconti a tutto il territorio provinciale”. La manovra prevede inoltre interventi sui requisiti professionali. Una liberalizzazione totale delle professioni non sarebbe nell’interesse dei consumatori, secondo l’APA. “Mestieri come quello dello spazzacamino o del meccanico hanno un impatto diretto sulla sicurezza pubblica o dei clienti. Una soppressione di tutte le limitazioni non ha alcun senso in Alto Adige, dove si può contare su una buona formazione professionale”, sostiene Lanz. L’APA valuta positivamente la proroga di un anno del bonus fiscale del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici. “È importante promuovere nuovi provvedimenti per la ripresa economica”, sostiene Lanz.

Erogazione del credito e liquidità

Alla luce delle previsioni economiche per il 2012, per sopravvivere in questo settore le aziende dovranno disporre della liquidità necessaria e delle possibilità di rifinanziamento. “È difficile ottenere prestiti senza garanzie; la maggiore limitazione e la drastica riduzione delle linee di credito, così come le variazioni contrattuali unilaterali, complicano le possibilità di finanziamento delle aziende”, afferma il direttore dell’APA, Thomas Pardeller. “Proprio le variazioni contrattuali unilaterali da parte degli istituti bancari creano disequilibri non quantificabili, che mettono a dura prova soprattutto le piccole e medie imprese”, sostiene Pardeller. L’accordo Basilea III renderà ancora più difficile l’accesso al credito. “Il sistema bancario non può indebolire le piccole imprese”, continua Pardeller; la trasparenza non dovrebbe essere una strada a senso unico. “Le aziende si aspettano trasparenza anche dalle banche, in particolare nei rating e nelle decisioni e condizioni in materia creditizia”.

Appalti pubblici

L’artigianato edile si trova in una situazione particolarmente difficile: le aziende registrano una forte diminuzione degli appalti pubblici. La situazione potrebbe migliorare grazie a bandi separati per settore e a un regolamento autonomo per l’aggiudicazione, in modo da consentire alle piccole imprese di partecipare alle gare. “Altrimenti sarebbe la fine per le aziende artigiane locali operanti nel settore pubblico”, ammonisce Lanz; ne deriverebbe un danno per tutti, perché il valore aggiunto andrebbe perduto e i piccoli circuiti economici ne risulterebbero indeboliti. La nuova direttiva UE in materia di appalti, che sarà emanata presumibilmente nel 2012, rappresenta l’unica consolazione: “concede alla Provincia di promulgare una nuova legge adeguata alle aziende altoatesine”, afferma Lanz. L’APA è contraria all’istituzione di un’autorità di gara per gli appalti pubblici in Alto Adige: “un’autorità centrale non prenderebbe in considerazione le realtà economiche dei comuni o delle vallate”.

Tempi di riscossione dei crediti aziendali

I tempi di riscossione delle fatture emesse si fanno sempre più lunghi. Una ricerca di Confartigianato rivela che la durata media dei pagamenti è di 137 giorni. Rispetto all’anno scorso, dove si registravano tempi di riscossione di 93 giorni, questo significa un peggioramento del 47%. L’APA ricorda il rispetto urgente dell’obiettivo dell’Unione Europea fissato a 30 giorni.

Nuova legge sull’apprendistato

In Alto Adige è in previsione un adeguamento della legge sull’apprendistato. Il settore dell’artigianato costituisce la risorsa più importante per la formazione degli apprendisti a livello provinciale. L’APA si pronuncia a favore di un sistema omogeneo. “Dobbiamo cogliere quest’opportunità e uniformare il sistema, rendendolo più trasparente”, afferma il vicepresidente Haller. Tra i provvedimenti da adottare rientra anche l’introduzione della maturità professionale, che “consenta l’accesso a una specializzazione e migliori il passaggio dei giovani alla formazione professionale”, come spiega ancora Haller. Secondo l’APA, la formazione duale (a scuola e in azienda) rappresenta un sistema valido, che deve essere rivalutato e ulteriormente sviluppato.

Riduzione degli oneri normativi e amministrativi – Small Business Act

Le condizioni quadro dovrebbero essere adeguate alle necessità delle piccole aziende. A questo scopo, l’APA richiede l’attuazione delle linee guida europee per le piccole imprese (“Small Business Act”), introdotte quest’anno in Italia sotto forma di legge. L’applicabilità delle nuove norme dovrebbe essere valutata prima dell’entrata in vigore e per ogni nuova legge dovrebbe essere abrogata la disposizione precedente. Le piccole aziende devono poter partecipare ai bandi pubblici e un garante dovrebbe valutare l’attuazione dello “Small Business Act”. “È importante che la politica e l’amministrazione riconoscano e accettino le diverse realtà economiche in modo definitivo. Le condizioni quadro devono sostenere uno sviluppo sano”, afferma Lanz. Per quanto riguarda la riduzione degli oneri amministrativi, l’APA e altre associazioni imprenditoriali alto atesine hanno presentato una serie di proposte alla Giunta provinciale. Una parte delle facilitazioni burocratiche è già stata messa in atto, per esempio tramite la DURP e la semplificazione della richiesta di contributi.

Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti Sistri

Le associazioni di categoria hanno ottenuto più volte una proroga per il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri), che sarà introdotto per tutte le aziende che producono i cosiddetti rifiuti speciali. L’APA chiede che il sistema diventi sostenibile per le aziende in termini di tempi e costi e che sia introdotto in alternativa all’attuale contabilità ambientale (dichiarazione MUD, formulario di identificazione dei rifiuti) per le piccole e micro aziende con meno di dieci collaboratori e per le aziende che producono una quantità di rifiuti molto limitata.

Imposta sul turismo

“Le aziende artigiane non possono sostenere ulteriori tasse”, afferma Lanz. L’APA è a favore dunque dell’introduzione di un’imposta di soggiorno per finanziare le organizzazioni del turismo.

Cooperazione e professionalizzazione

Le imprese operanti nel settore dell’artigianato dovranno crearsi una buona posizione sul mercato nel 2012. Le aziende oggi non possono più curare autonomamente tutti gli aspetti: o crescono o dipendono dai propri partner. L’APA continuerà a sostenere le collaborazioni, portando avanti una campagna di sensibilizzazione. Il parco tecnologico favorirà la cooperazione nell’ambito dell’innovazione: è necessario procedere con la professionalizzazione delle aziende. La gestione del debito, del credito e dei finanziamenti, così come la sicurezza sul lavoro sono diventati ancora più importanti.

Sguardo su un anno movimentato

Al suo interno, l’APA si lascia alle spalle un anno difficile. Il conflitto ai vertici dell’Associazione è stato superato grazie alle nuove elezioni di febbraio; è ora operativo un nuovo gruppo dirigente, che ha come presidente Gert Lanz e come vicepresidenti Martin Haller e Ivan Bozzi. “Negli scorsi mesi abbiamo mirato al coinvolgimento e alla partecipazione di tutti i rappresentanti del settore, organizzando per la prima volta un grande convegno a porte chiuse rivolto a tutti i funzionari”, sottolinea Lanz.

La promulgazione, da parte del Parlamento italiano, dello Small Business Act nel 2011 (le linee guida UE per le piccole imprese) ha rappresentato una grande conquista politica ed economica per l’artigianato. Un grande risultato di lobby ottenuto dalle associazioni economiche, inoltre, è stato la proroga del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti Sistri. L’APA aveva avviato una raccolta firme tra gli artigiani; grazie all’accordo in ambito ambientale raggiunto tra le associazioni e la Provincia, migliaia di aziende artigiane altoatesine non saranno più soggette all’iscrizione (a pagamento) al registro ambientale per il trasporto dei propri rifiuti. Altri risultati importanti sono stati i campionati provinciali dell’artigianato e la partecipazione ai “Mondiali dei mestieri” di Londra, a ottobre. Nel settore dei trasporti, è stato fondato il consorzio “TransOpt” e, infine, si è tenuta a Ortisei la Mostra dell’Artigianato della Val Gardena.

Quanto alla politica, gli artigiani altoatesini chiedono al governo dell’autonomia di “utilizzare tutte le leve possibili per mantenere la competitività dell’economia locale, anche in considerazione della concorrenza austriaca che oggi è ancora più evidente per i minori costi dell’energia e la pressione fiscale” dice Lanz che auspica anche una “profonda ridiscussione dell’organizzazione della Provincia e dei Comuni volta a ridurre la burocrazia ed i relativi costi gravante sulle imprese e sui contribuenti, oltre ad avere un quadro normativo il più possibile semplificato, chiaro ed univoco”.