Ciambetti: “puntiamo su razionalizzazioni di servizi e alienazioni per fronteggiare il calo di risorse”
Ammonta complessivamente a 15,8 miliardi di euro il bilancio 2012 della regione Veneto. Di questi, 8,6 miliardi andranno alla sanità, 2,4 miliardi derivano dalla reiscrizione di fondi vincolati, compresi quelli statali e comunitari, mentre 3,5 miliardi sono di partite di giro. Ne consegue che la cifra disponibile per tutte le altre attività dell’Ente è di 1,3 miliardi, di cui 1,22 miliardi derivano da entrate correnti e 80 milioni di euro dalla cessione di cespiti, cioè dalla vendita di patrimonio immobiliare.
“Per quanto riguarda le entrate, rispetto al miliardo e 390 milioni del 2011 – è il commento dell’assessore al bilancio, Roberto Ciambetti –, prevediamo per il prossimo anno una diminuzione pari al 12,2%. Se invece facciamo il confronto con il 2010, la riduzione, determinata in massima parte dal taglio dei trasferimenti statali, è del 25%. Come si può capire da questi numeri, quindi, la predisposizione del bilancio di previsione è stata tutt’altro che una passeggiata. Eravamo preparati alle difficoltà, ma indubbiamente il compito degli amministratori regionali di anno in anno si complica sempre più e non certo per nostre responsabilità”.
La linea d’azione della giunta regionale è stata quella di evitare rincari alla tassazione: “anche per il prossimo esercizio – ha detto Ciambetti – abbiamo scelto di non mettere le mani nelle tasche dei nostri corregionali. Siamo una delle poche regioni che non aumenta le tasse o ne introduce di nuove, al fine di non rendere ancora più precaria la situazione di famiglie e imprese, già sofferenti per i pesanti sacrifici chiesti dal Governo centrale. Per supplire alle minori entrate, consolideremo e implementeremo la politica di razionalizzazione dei servizi già avviata lo scorso anno, che limita parzialmente l’attività di alcuni settori, ma che sta già dando i primi frutti in termini di risparmi e contrazione della spesa”.
Nonostante i tagli al bilancio, la Giunta regionale conferma la sua attenzione al sociale: “abbiamo destinato risorse sufficienti al fine di garantire un adeguato standard di servizi” ha detto Ciambetti, ponendo particolare attenzione “agli interventi in materia formazione e lavoro, trasporto pubblico locale, sanità e sociale. Segnalo una importante novità: lo stanziamento di 50 milioni, che saranno resi disponibili anche in nei futuri esercizi, per opere di salvaguardia idrogeologica. L’obiettivo è quello di realizzare un piano pluriennale di interventi per mettere in sicurezza gradualmente tutto il territorio veneto, risolvendo uno dei principali problemi della nostra regione”.