Sbalchiero: “modalità straordinaria da valorizzare e potenziare”
“Un piccolo squarcio di luce tra le fosche nubi recessive che si addensano all’orizzonte del nuovo anno”: questa l’immagine che usa Giuseppe Sbalchiero, presidente di Confartigianato Imprese Veneto per annunciare l’avvenuto rinnovo anche per il 2012 dell’accordo interconfederale sulla detassazione dei salari per i dipendenti di tutte le imprese artigiane venete. Accordo esteso anche alle imprese non artigiane purché iscritte ad una delle Associazioni stipulanti.
L’accordo sottoscritto tra Confartigianato, con le altre associazioni regionali degli artigiani e le organizzazioni sindacali CGIL CISL e Uil, permetterà agli oltre 185.000 lavoratori dipendenti delle aziende del comparto di godere anche per tutto il 2012 di una detassazione che alleggerirà il peso fiscale di alcune voci retributive come, ad esempio, il lavoro straordinario e i sistemi di orario flessibili introdotti negli integrativi regionali.
“Abbiamo voluto accelerare rispetto allo scorso anno i tempi di questa stipula – spiega Sbalchiero – per rendere operativi i suoi effetti sin dal prossimo gennaio ed avere la certezza di aumentare lo stipendio netto dei nostri collaboratori senza per giunta gravare sul costo delle nostre imprese. Una opportunità che ci permette di risolvere, almeno in parte, uno dei problemi più sentiti nel nostro Paese: l’eccessiva forbice tra il percepito in tasca da parte del lavoratore e il salario lordo in busta paga”. Ma è anche un messaggio forte e chiaro – prosegue il presidente degli artigiani – alla neo Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che, nell’auspicare ‘un aumento degli stipendi’, non dimentichi alcune normative prodotte dal precedente Governo che, opportunamente valorizzate, portano forti innovazioni come quelle su cui si basa il nostro accordo”.
Il precedente legislatore aveva infatti confermato per il 2012, a fronte di intese territoriali come quella appena siglata in Veneto, che i compensi dei lavoratori dipendenti per il lavoro straordinario ed alcune altre voci variabili della retribuzione, siano soggette ad una tassazione agevolata attualmente non ancora determinata (si è in attesa dello specifiche indicazioni da parte del ministero), ma che l’anno scorso era stata del 10% equivalente – per salari inferiori ai 15.000 euro annui – ad una minore imposizione del 13%. Variazione che cresceva ovviamente al crescere dello scaglione IRPEF.
Sbalchiero rivolge il proprio ringraziamento “alle organizzazioni sindacali CGIL CISL e UIL regionali che hanno una volta di più dimostrato che nel Veneto le relazioni sindacali nel comparto artigiano sono dieci passi avanti rispetto al resto d’Italia. Grazie ad esse 185.000 famiglie potranno presto ottenere agevolazioni economicamente tangibili”.