Il caro carburanti voluto dal Governo Monti si fa sentire nelle regioni di confine

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L’Alto Adige “sterilizza” gli aumenti a seconda della distanza dal confine

Gli stratosferici aumenti sui carburanti deliberati dal Governo Monti della sua manovra economica in corso di discussione al Senato dopo l’approvazione alla Camera, ha nuovamente messo in moto la transumanza degli automobilisti che, nelle regioni di confine, varcano la frontiera per fare il pieno, penalizzando i benzinai vicini al confine e il gettito fiscale dello Stato.

 

La benzina in Austria e in Svizzera costa oggi 30 centesimi in meno al litro e ancora di meno in Slovenia. L’Alto Adige ha pertanto disposto un rimborso dei recenti aumenti con quote progressivamente inferiori man mano che ci si allontana dal confine. Lo ha deciso la giunta provinciale con una delibera che ha previsto rimborsi modulati sulla base della distanza del luogo di residenza degli automobilisti dalla frontiera: chi risiede entro 10 chilometri dal confine si vedrà rimborsare il 95%, mentre il rimborso sarà del 70% per chi abita entro 20 chilometri dall’Austria o dalla Svizzera. Per ottenere la benzina a prezzi ribassati basterà presentare al benzinaio un apposito tesserino che sarà rilasciato dal comune di residenza. La spesa prevista a carico della Provincia autonoma è di 500.000 euro.