Dopo un ottimo 2011, anche per quest’anno si preannuncia il tutto esaurito degli abbonamenti
Una delle più antiche realtà culturali musicali del Trentino, la Società Filarmonica di Trento, ha presentato la stagione dei concerti 2012 che si preannuncia all’insegna dei giovani musicisti di talento, molti dei quali già ai vertici delle classifiche discografiche e del concertismo internazionale.
Il presidente della Società, Marco de Battaglia, ha tracciato il bilancio della stagione appena conclusa, definendola “faticosa ma ricca di notevoli soddisfazioni, un impegno per la crescita culturale della nostra comunità”, ringraziando l’apporto delle istituzioni pubbliche che coprono il 70% del bilancio della Società e dei privati che coprono la restante parte (un ringraziamento particolare alla Banca Popolare Volksbank che si è impegnata a sostenere il sodalizio musicale con un contributo triennale, a garanzia della capacità di programmazione a medio periodo).
Una Società aperta alla collaborazione con le altre istituzioni musicali presenti sul territorio, esempio positivo di rete concreta capace di superare i singoli particolarismi e di offrire al pubblico una serie di spettacoli evitando le reciproche sovrapposizioni. Attenzione anche al pubblico dei fedeli abbonati e “di tutti coloro che ambiscono ad esserlo” ha sottolineato soddisfatto de Battaglia, con particolare riguardo ai giovani per avvicinarli al mondo della musica.
La presentazione nel dettaglio della stagione 2012 è toccata al direttore artistico della Società, Antonio Carlini. Il concerto di apertura dell’11 gennaio è affidato all’orchestra “Italia Sinfonica” diretta da Andrea Dindo, una formazione di giovani virtuosi già entrati nel circuito musicale formatisi presso le realtà più prestigiose (dalla “Cherubini” di Muti all’Accademia nazionale di “Santa Cecilia” di Roma, dalla Rai di Torino alla “Mozart” di Abbado), con l’aggiunta del violinista Alessandro Milani (ex “spalla” dell’orchestra di Bolzano e Trento “Haydn” e ora primo violino della Rai di Torino), di Luca Ranieri (viola) e del timpanista Sergio Torta.
Questo concerto vede l’esecuzione di due prime assolute dei compositori Massimo Priori e di Andrea Morricone (figlio d’arte), oltre all’inaugurazione di una coppia di timpani ottocenteschi di proprietà della Società, da poco restaurati, che saranno poi messi a disposizione per l’attività didattica del Conservatorio e del prof. Torta per avvicinare i giovani agli strumenti antichi.
Altri concerti che caratterizzano la stagione, il recital della pianista Yuja Wang (23 gennaio), il violoncellista Narek Hakhnazaryan (31 gennaio, premio Ciaikovski), il pianista Rafal Blechacz (2 marzo, premio Chopin), la pianista Anna Gourari (12 aprile, dove si sperimenterà anche un supporto visuale dove un programma informatico leggerà la partitura pianistica contemporaneamente alla solista realizzando immagini di luce e di colore), il pianista Alessandro Taverna (22 novembre, premio Busoni), il violoncellista Alexander Sitkovietzky (24 ottobre, premio Trio di Trieste), per finire con il virtuoso della chitarra classica Milos Karadaglic (4 ottobre). Per non dire del ritorno degli ottoni del Canadian Brass (4 ottobre), oppure del Quartetto Hagen (26 marzo) o della Kamerata Baltica di Gidon Kremer (8 febbraio). A chiusura della stagione, il concerto dell’Orchestra Barocca di Venezia (10 dicembre) nata dall’incontro di Andrea Marcon con l’Accademia di San Rocco.