Razionalizzazione dell’assetto dei tribunali sul territorio del NordEst: preoccupazioni degli amministratori locali e degli imprenditori

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A rischio chiusura i tribunali “minori” di Bassano (VI), Tolmezzo (UD) e le sedi distaccate di Borgo Valsugana, Cles e Tione del Tribunale di Trento

Nell’ambito della delega ricevuta dalle misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo previste dalla legge n. 148 del 14 settembre scorso, nei prossimi mesi il Governo sarà infatti chiamato ad intervenire in materia di riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari: una norma potenzialmente idonea a determinare la cancellazione dei tribunali “minori” delle province del NordEst, come quelli di Bassano (Vi), Tolmezzo (Ud) e le sedi staccate di Borgo Valsugana, Cles e Tione del Tribunale di Trento.

Il presidente della regione del Veneto, Luca Zaia, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio, Mario Monti, nella sua veste di Ministro dell’economia e delle finanze, ed al Ministro della Giustizia, Paola Severino, per scongiurare l’eventuale soppressione del Tribunale di Bassano del Grappa. “La missiva era pronta da tempo – dice Zaia – ma ho volutamente atteso l’insediamento del nuovo Governo per rivolgermi ad interlocutori che possano essere immediatamente operativi”.

“La soppressione del Tribunale di Bassano – scrive Zaia a Monti e Severino – avrebbe effetti devastanti per il territorio, dovuti agli enormi disagi ed al notevole aumento di costi che verrebbero imposti ai cittadini ed alle realtà economiche di tutto il territorio, ma non solo. L’attuale efficiente risposta di giustizia garantita a Bassano verrebbe sostituita dalla ben minore efficienza del Tribunale provinciale al quale verrebbe accorpato: a fronte di un tempo medio di risoluzione di una controversia di 3 anni a Bassano, il Tribunale di Vicenza garantisce lo stesso servizio in non meno di 6 anni”.

“Va poi considerato – aggiunge Zaia – che tale intervento stravolgerebbe una collettività ed un comparto economico di vastissime dimensioni, composti da 31 Comuni, quasi 190.000 abitanti e oltre 20.000 attività economiche, molte delle quali con interessi ultranazionali, per un quarto rappresentate da attività manifatturiera. A questo si aggiunga che parte del territorio insiste in zona montana ad alta propensione turistica, come l’altopiano di Asiago, dove nei periodi invernali ed estivi la popolazione passa da 20.000 ad oltre 100.000 residenti”.

Zaia affronta anche l’aspetto “economico” della questione: “E’ da ricordare – scrive ancora il presidente del Veneto – che l’efficienza di un tribunale permette anche allo Stato di percepire un maggior gettito per contributi e tasse relativi a controversie e che Bassano ha permesso nel 2010 di rimettere allo Stato 3.374.000 euro per contributo di accesso alla giustizia, per multe e pene convertite e per tasse di registro dei provvedimenti”.

Zaia ricorda a Monti e Severino che “oggi sono anche in via di ultimazione i lavori del nuovo palazzo di giustizia, per i quali la collettività ha già speso 12 milioni di euro” e conclude la sua lettera esprimendo “l’auspicio che, nell’ambito dell’azione delegata al Governo, vengano tenute in debita considerazione anche le esigenze di difesa e mantenimento di una giustizia di prossimità”.

Analoghe preoccupazioni anche dagli imprenditori della provincia di Udine, preoccupati per la chiusura del tribunale di Tolmezzo: per il presidente di Confartigianato Udine, Carlo Faleschini, “c’è viva preoccupazione nel mondo dell’artigianato e della micro impresa operante nell’alto Friuli Venezia Giulia per la possibile chiusura del Tribunale e dei suoi servizi, ad iniziare da quelli del Casellario Giudiziario, specie in presenza di un collegamento informatico ancora inesistente, cosa che rende indispensabile la fruizione tradizionale allo sportello di questo genere di servizi, che con la chiusura comporterebbe un aggravio di costi e ritardi a carico dell’imprenditoria locale”.

In Trentino, a rischio chiusura sono le sedi staccate del Tribunale di Trento di Borgo Valsugana, Cles e Tione, cosa che comporterebbe non pochi problemi per i residenti e per gli imprenditori di valle, tutti costretti a recarsi nel capoluogo provinciale. “Con il vecchio Governo si era intavolata una trattativa con il Ministro della Giustizia Nitto Palma che ora probabilmente dovrà essere ripresa daccapo” dice il senatore Sergio Divina, capogruppo della Lega Nord in Commissione giustizia del Senato, che rimane ottimista “sull’esito della trattativa, anche se è necessario che ci sia una posizione comune tra gli ordini forensi di Trento e di Rovereto. Spero che il nuovo ministro Severino tenga in debita considerazione le aspettative dei territori e delle categorie, visto che nel caso trentino quello che si pensa di risparmiare alla fine non è nulla, visto che in ballo ci sono risparmi per meno di 60.000 euro dalla chiusura delle sedi, a fronte di oneri ben più elevati per tutti per concentrare procedure e udienze a Trento”.