L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura ha assegnato la Cattedra Unesco all’Università di Trento come riconoscimento per il decennale impegno della Facoltà di Ingegneria nella cooperazione allo sviluppo nel Sud del mondo. Riduzione della povertà, pace e diritti umani passano anche attraverso la tutela dell’ambiente e l’accesso ai servizi idrici di base e a servizi igienico-sanitari adeguati e quindi possono trovare negli ingegneri dei preziosi artefici.
Le Nazioni Unite ne sono convinte e sostengono gli interventi che vanno in tale direzione.
La notizia, accolta con soddisfazione, è arrivata al termine di un lungo iter. Nel 2008 la Facoltà di Ingegneria aveva inviato la propria candidatura su suggerimento del responsabile della sezione “Scienze dell’Ingegneria” dell’Unesco con sede a Parigi. Nel 2009 è seguita la valutazione da parte delle competenti commissioni Unesco a Parigi. Infine, la comunicazione che la Cattedra era stata assegnata a un gruppo di ricercatori, docenti, collaboratori e studenti della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Trento.
La Cattedra Unesco è assegnata su base triennale e può essere rinnovata a seguito di una procedura di valutazione delle attività svolte e della rispondenza agli obiettivi strategici dell’Unesco. Il motivo principale dell’assegnazione della Cattedra, la prima in assoluto esplicitamente rivolta alle relazioni tra Ingegneria e sviluppo umano e sostenibile, è stato il riconoscimento dell’eccellenza dei percorsi formativi, di ricerca, trasferimento e condivisione di tecnologia e conoscenze che la Facoltà di Ingegneria realizza ormai da 10 anni. Tra questi, in particolare, l’orientamento “Progettazione integrata dell’ambiente e del territorio nei contesti di cooperazione internazionale” attivato nell’ambito della laurea magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio.
Obiettivo delle Cattedre Unesco è promuovere la cooperazione scientifico-culturale fra università ed enti di ricerca nel Nord e nel Sud del mondo, in partenariato con Ong, fondazioni, soggetti del settore pubblico e privato, in un’ottica di reciprocità e di solidarietà internazionale, creando o arricchendo percorsi formativi e di ricerca orientati alle sfide dello sviluppo umano e sostenibile. Si tratta di un riconoscimento di particolare prestigio che l’Unesco assegna a un gruppo di docenti, ricercatori, studenti che si sia contraddistinto negli anni a livello internazionale per un contributo di eccellenza nella realizzazione delle priorità strategiche a cui tende la stessa Unesco, riconducibili agli obiettivi di sviluppo del millennio delle Nazioni Unite attraverso la cooperazione scientifica, formativa e interculturale.