Probabile l’arrivo delle prime perturbazioni verso il prossimo finesettimana
A chi troppo e a chi niente. A Lake Louise, in Canada, di neve ce n’è tanta da costringere l’annullamento della prova cronometrata della discesa libera maschile di Coppa del mondo. In Alto Adige e in Veneto, invece, molte piste da sci sono dei prati verdi, altre sono appena imbiancate dalla neve artificiale sparata dai cannoni.
La stagione invernale in provincia di Bolzano non decollerà in questo fine settimana come programmato da molte stazioni sciistiche. La maggior parte ha dovuto posticipare la data d’apertura. Tutti sperano in un brusco abbassamento delle temperature per favorire l’uso dei cannoni. L’arrivo della neve non è previsto almeno fino al 3 dicembre. Anzi, secondo le previsioni la colonnina di mercurio nei prossimi giorni dovrebbe addirittura salire sia a fondovalle sia in montagna. In questo finesettimana si potrà così sciare a Plan de Corones (Brunico), dove saranno operative una decina di piste su un totale di 76, Alta Badia, Monte Cavallo (Vipiteno), Carezza e Cortina d’Ampezzo, dove, dopo un intenso e incessante lavoro da parte della società Cortina Cube, aprono i primi impianti del Faloria: la Funivia Faloria, la seggiovia Vitelli e la Pista Tondi. Tutti pronti ai cancelletti di partenza per la prima sciata dell’anno, e dopo una mattinata di piena attività sportiva ci si potrà concedere un po’ di relax e qualche ora di sole sulla terrazza del Rifugio Faloria.
In Alto Adige, la località di Obereggen in val d’Ega voleva bruciare le tappe ed aprire prima di tutti il giorno 25 con tanto di programma collaterale per il fine settimana. Tutto rimandato al 2 dicembre. La stessa data è prevista per l’apertura della stagione in Val Gardena, all’Alpe di Siusi, sulla Plose, la montagna che sovrasta Bressanone e Merano 2000. Bisognerà attendere l’8 dicembre per vedere in funzione gli impianti in Val d’Ultimo e Sarentino. Causa la mancanza di neve è fortemente a rischio la Coppa del mondo di snowboard a Carezza del 3-4 dicembre.