L’Istituto di riposo per anziani di Padova festeggia i 100 anni della sede amministrativa

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La manifestazione continua gli eventi per i 190 anni dell’Ira

Continuano le manifestazioni per i 190 anni dell’Istituto di riposo per anziani (Ira) con la conferenza “Padova dai primi del Novecento ad oggi” che si svolgerà venerdì 25 novembre alle 16.00, presso la Sala Rossa della sede amministrativa dell’Ira in Piazza Mazzini 16 a Padova.

La conferenza celebra il centenario di costruzione della sede amministrativa dell’Ira e il 150° dell’Unità d’Italia. Il riferimento all’Unità d’Italia si ritrova in molti capitoli della storia dell’Istituto: fra questi, vi è la circostanza per la quale la sede amministrativa venne donata dalla Cassa di Risparmio all’Istituto all’interno delle manifestazioni del cinquantenario dell’Unità, nel 1911.

L’Ira fra passato, presente e futuro

Le origini

L’istituzione dell’Ira risale al 1821, come ricorda il presidente dell’istituto, Tino Bedin, il quale ricorda che fra l’originario Regolamento dell’Istituto e lo Statuto attuale “non c’è solo l’evoluzione della società, il cambiamento dei bisogni. In mezzo c’è la Costituzione repubblicana, richiamata dallo Statuto dell’IRA”. Ricordando la Legge Crispi del 1890, cui ancora le Ipab venete fanno riferimento, ma anche la più recente legislazione, il presidente Bedin inquadra i 190 anni dell’Ira all’interno dei 150 anni dell’Unità d’Italia, affermando che “l’Ira è un servizio integrato dallo Stato. Doverosamente, quindi, il nostro è un servizio repubblicano.”

 

L’Ira al presente

Riguardo il presente dell’istituto, il presidente Bedin afferma: “se nel passato l’assistenza all’anziano era solo una forma di carità, oggi è invece un modo per qualificare la persona attraverso una serie di servizi che premiano la qualità della vita. Presso il Pensionato Piaggi, per esempio, gli anziani, oltre ad uno standard alberghiero, alla protezione infermieristica e ai servizi di riabilitazione, fruiscono di offerte sociali e culturali di cui anche le manifestazioni che oggi inauguriamo sono un esempio. Ma è anche il caso del Centro diurno Casa famiglia Gidoni, in cui l’anziano si reca soltanto durante il periodo diurno, fruendo degli stessi servizi degli altri ospiti.”

Secondo l’assessore del comune di Padova, Giovanni Battista di Masi, l’Ira, in questo lungo lasso di tempo dalla sua fondazione ad oggi, ha saputo “diversificare l’offerta di servizi e creare quei meccanismi partecipativi degli anziani che tengano conto di loro in quanto persone attive, in grado non solo di ricevere ma anche di offrire”. Altrettanto positivo il commento del direttore dei servizi sociali dell’Ulss 16, Francesco Costantin, il quale ha ricordato la ventennale collaborazione con l’istituto e affermato che “il concetto di ‘servizio’ trasuda da queste mura”, soffermandosi poi sul “Programma terapeutico riabilitativo personalizzato” messo a punto dall’Ira, “programma che tiene conto delle specifiche e personali esigenze dell’anziano, il quale ha la necessità di un grado di protezione sanitaria maggiore, cui l’Ira ha saputo rispondere adeguatamente.”

 

Lo sguardo al futuro

Al domani il presidente Bedin sta già guardando: “dopo l’apertura del Centro servizi Bolis di Selvazzano, avvenuta pochi mesi fa, ci stiamo preparando per l’apertura del Centro diurno che lì prenderà sede e che si chiamerà Monte Grande. Presso di esso, gli ospiti potranno beneficiare dei servizi già presenti presso il Centro Bolis quali il servizio interno di medicina geriatrica attivo 24 ore su 24, il servizio medico riabilitativo e, sempre a proposito di qualità della vita, il servizio psicologico per altro presente in tutte le strutture.”