Tagli alla sanità veneta: “ipotesi assolutamente destituita di ogni fondamento”

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Luca Coletto
Luca Coletto

Luca ColettoPer Coletto “dalla giunta Zaia non sono stati effettuati tagli, ma si è provveduto a potenziare”

Attorno ai presunti tagli sulla sanità del Veneto ipotizzati dalla Cgil regionale che ha effettuato presidi e volantinaggi dinanzi ai principali nosocomi della regione, interviene l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto: “da quando si è insediata ed io sono assessore alla sanità, la Giunta Zaia non ha tagliato nemmeno uno, dico uno, dei servizi sanitari offerti alla popolazione, riuscendo a portare il bilancio in attivo solo attraverso razionalizzazioni della spesa che non sono andate ad intaccare in nessun modo qualità e quantità dell’assistenza”. Per Coletto “ognuno è libero di usare i mezzi che vuole per portare avanti le proprie idee ma da un grande sindacato, ancorché molto lontano dalle nostre posizioni, mi sarei aspettato qualcosa di più, magari delle proposte, invece che luoghi comuni e vecchi stereotipi come ‘tagli’ e ‘ticket’”. “I tagli – ribadisce Coletto – non ci sono stati e non ci saranno; i ticket ci sono stati imposti da una manovra nazionale e ci siamo opposti con due ricorsi ancora pendenti al Tar e alla Corte Costituzionale, applicandoli nel frattempo nella maniera meno impattante possibile, con 5 euro sotto i 29.000 di reddito e 10 euro sopra questa soglia, senza i 25 per i codici bianchi al pronto soccorso”. Per l’assessore regionale “quanto all’aumento delle cronicità, la Cgil sembra volerlo attribuire a chissà quali disfunzioni nell’assistenza: niente di più errato. Le cronicità in aumento sono un dato pressoché planetario, legato all’aumento dell’aspettativa di vita e, guarda caso, al miglioramento delle cure che hanno reso croniche molte malattie che prima avevano esiti infausti. Abbiamo così presente il problema che il nuovo piano sociosanitario vi dedica ampio spazio e massima attenzione fin dalle premesse, delineando un vero e proprio sistema dedicato, incentrato sull’integrazione ospedale territorio e sul rafforzamento della rete sanitaria territoriale proprio anche in considerazione del fatto che il malato cronico necessita di essere seguito giorno dopo giorno al di fuori dell’ospedale per acuti”. Per la sanità del Veneto il bilancio è positivo, sicuramente migliore di quello di tante altre realtà regionali.