Il progetto “Semplifichiamo assieme”: decalogo delle azioni positive per l’imprenditoria
Confartigianato del Veneto ha sottoposto alla Regione un elenco di dieci possibili interventi di semplificazione di procedure amministrative di interesse regionale. La richiesta è stata avanzata nel corso dell’audizione avvenuta a Venezia, nell’ambito del progetto “Semplifichiamo assieme”, deliberato nell’ottobre scorso dalla Giunta Regionale per rendere meno dispendiose e più snelle le procedure amministrative e per far sì che l’attività di governo risulti più chiara, agevole e comprensibile ai cittadini.
Nel Veneto i costi per l’espletamento dei vari adempimenti amministrativi costano, alle aziende con dipendenti, ogni anno oltre 13.262 euro pro capite (stima Confartigianato nazionale). “Il rilancio della nostra economia territoriale – afferma Giuseppe Sbalchiero, presidente di Confartigianato Imprese Veneto – passa pertanto dall’esame di questo dato e dalla valutazione del fatto che non è pensabile che in media un imprenditore italiano debba impiegare ben 285 ore (sono 36 giorni lavorativi!), nel disbrigo di oneri ed adempimenti burocratici, ben il 43% in più rispetto alla media OCSE”.
Secondo il presidente degli artigiani veneti “condividiamo il metodo di lavoro che si è data la Regione, di ascolto nei confronti sia dei singoli cittadini che dei portatori di interessi ed auspichiamo che i risultati possano essere di rilievo e sommati a quelli già adottati a livello nazionale (la legge 133/08 ha portato alla eliminazione del libro paga, l’unificazione delle denunce mensili, l’informatizzazione delle comunicazioni obbligatorie e l’acquisizione d’ufficio del DURC,) che hanno già portato in Veneto ad un risparmio per le imprese stimato di mezzo miliardo di euro all’anno. Se il progetto semplifichiamo assieme verrà portato velocemente a termine – ha ribadito Sbalchiero – il coinvolgimento dell’amministrazione regionale potrebbe ridurre entro il 2012 almeno del 25% gli oneri gravanti sulle imprese”. Cifre tutt’altro che trascurabili, specie in un momento difficile come questo per l’economia.
Ecco di seguito i contenuti del decalogo degli interventi richiesti dalla Confartigianato del Veneto:
- coordinamento dei controlli ai quali le imprese sono soggette, per evitare diversità interpretative delle norme tra enti diversi e l’eccesso di controlli in un arco temporale troppo breve. Inoltre, la Confartigianato ha sottolineato la necessità che i controllori ricevano una formazione adeguata;
- modificazione della norma che prevede, in materia di controlli sanitari nel settore alimentare, il pagamento obbligatorio dell’imposta, anche se i controlli da parte dell’autorità competente non vengono effettuati;
- assimilazione degli scarti di lavorazione delle carni e assimilati (es. i gusci delle uova) ai rifiuti solidi urbani e omogeneizzazione delle norme che riguardano la filiera alimentare, che vedono oggi penalizzati alcuni “anelli” della catena;
- razionalizzazione delle tempistiche e delle procedure dello smaltimento dei rifiuti urbani, che vedono oggi differenze tra i diversi Comuni e obblighi di conferimento anche per quantità trascurabili;
- soppressione dell’obbligo di richiedere alla Camera di Commercio l’aggiornamento dei requisiti tecnico professionali (che comporta un pagamento), per le imprese di istallazione di impianti che hanno già certificato il possesso dei requisiti di legge;
- monitoraggio sull’applicazione della normativa riguardante la Posta elettronica certificata, incentivandone il recepimento e favorendone l’utilizzo da parte di tutti i livelli della pubblica amministrazione;
- semplificazione delle procedure dei bandi regionali e nazionali, evitando gli eccessi nella presentazione della documentazione e favorendo l’autocertificazione;
- per taxi e noleggio, creazione di un ticket unico regionale per l’accesso a tutte le zone a traffico limitato e soppressione del pagamento in occasione della vidimazione periodica della licenza;
- intervento sulla normativa regionale per permettere la riduzione dei tempi necessari per il completamento delle istruttorie, finalizzate all’installazione di linee, cabine, stazioni elettriche e opere accessorie;
- in materia di appalti nell’edilizia, semplificazione della documentazione e snellimento degli oneri burocratici per le piccole imprese che partecipano alle gare, con trasmissione e conservazione telematica della documentazione di cantiere.
Spetta ora alla Regione valutare le richieste, ma ci sono fondate speranze che la giunta Zaia dia reale concretezza alle richieste degli imprenditori artigiani, una delle colonne dell’economia veneta.